martedì 28 gennaio 2014

È tutta colpa delle multinazionali


Questo racconto è liberamente ispirato al caso Stamina.

Dove si trova il confine tra genio e idiozia? Cosa spinge masse di persone normali a individuare un nuovo messia in un uomo assolutamente insignificante? Davvero un’idea sciocca diventa una buona idea se piace alla maggioranza? Ecco un racconto che non risponde a nessuna di queste domande.

CAP. 1

Gunter Gruber, 51 anni, una folta capigliatura grigia che scende con studiata trasandatezza su una professorale giacca di tweed, è un insegnante di yoga della bassa Turingia.

La vita di Gunter procede placidamente, senza troppi scossoni. Ma, per quanto il lavoro gli consenta un’esistenza dignitosa e, di tanto in tanto, piacevoli avventure con qualche allieva abbastanza naive da lasciarsi convincere ad approfondire anche in altra sede il complesso meccanismo dell’apertura dei chakra, l’insegnante di yoga si annoia. È ambizioso, vuole di più dalla propria esistenza. Capisce che lasciar scorrazzare fuori dai pantaloni il serpente kundalini non è la massima aspirazione di un uomo. Ci sono anche i soldi, tra le cose che contano. E, con questi, la fama. Ottenute le due cose, poi, non servono nemmeno più le
fregnacce orientaleggianti per portare a letto qualche sbarba, magari di gran lunga migliore delle casalinghe provinciali cui Gunter è abituato.

Ma Gunter non è ricco, non è particolarmente intelligente, né particolarmente istruito, e il passare degli anni lo allontana sempre più anche dall’essere particolarmente bello, cosa che gli riusciva difficile anche in gioventù. Allora che fare? Occorre un’idea. Di quelle sensazionali. Talmente potente da trasformare il più insignificante degli uomini comuni in un astro di livello mondiale. E, un bel giorno, l’idea arriva.

Trionfante, di buon mattino, sbarbato di fresco nel suo abito migliore, Gunter sale sul suo vecchio Maggiolone azzurro e corre dritto a Wolfsburg, sede centrale della VolksWagen, decisissimo a farsi ascoltare, anche senza appuntamento, dall’amministratore delegato della più grande casa automobilistica europea, unica al mondo davvero in grado di far vedere i sorci verdi sul mercato mondiale persino ai giganti dagli occhi a mandorla. Gunter è sicuro che, davanti ad un’idea come la sua, nessun cancello può restare chiuso. Per questo Gunter punta in alto. Anzi, punta alla vetta, sicuro che nulla possa frapporsi tra lui e
il successo.

***

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