domenica 15 luglio 2007

Seduta di gabinetto


Leggo e riporto da un serioso periodico di divulgazione medica: "Una prolungata posizione seduta in bagno, come avviene con la lettura, può, con un meccanismo che altera il ritorno venoso, determinare un ingrossamento dei plessi emorroidali". Ovvero, in italiano corrente, leggere un intero albo di Tex seduti sul cesso può con una certa probabilità creare seri problemi di ragadi al più sacro dei vostri orifizi.

Ora veniamo a noi. Tralasciando il fatto che si tratta di un semplice trafiletto, estrapolato da un articolo ben più lungo e dettagliato sulla materia di quanto un qualsiasi lettore, medico compreso, vorrebbe mai vedere; e tralasciando altresì che proprio in apertura di pagina, poco sotto il titolo, campeggia un'accuratissima illustrazione della parte terminale di un retto che più disatsrato non si potrebbe, nemmeno dopo il passaggio di un'orda di Tartari infoiati (per di più con tanto di didascalie che informano anche alfabeticamente il lettore di quali turpitudini potrebbero un giorno deturpare il suo così solitamente bello enetto sfintere), sorge repente un'altra riflessione: possibile che adesso anche leggere al cesso faccia male alla salute?

Santi numi, ma dico: e dopo che l'antico toscano no perchè fa venire il cancro e l'enfisema, e il whisky torbato no perchè fa male al fegato e ti fa finire nel fosso con la Maserati, e la patata no perchè corri il rischio di beccarti un'infezione brutta brutta, e se mai provi a rimediare per conto tuo diventi cieco, la pia cerimonia della lettura mattutina della pagina sportiva sorbita comodamente adagiati sulla tazza del proprio privativo era rimasta l'ultima oasi di pace e appagamento dell'uomo moderno.

E ora scopro che fa male pure quella. Ma adamitica consorte diversamente casta ("Ma puttana Eva", per i non-politically correct come il Wagon)!

Va beh che io al bagno non leggo quasi mai, dal momento che ho la fortuna di saper cacare a memoria. Però in ogni caso anche per me la candida porcellana del cesso di casa ha sempre rappresentato un solenne scranno da pensatore. Mi spiego: se gli stiliti dell'antica Grecia avevano le colonne coi capitelli corinzi, i popi ortodossi hanno il monte Athos, e i buddhisti le vette del Tibet, beh, io trovo lo stesso piedistallo in un albo water. Ogni mattina, giorno dopo giorno, come nel più scaro dei riti, come nella migliore delle tradizioni, mi siedo, caco e intanto penso. Talvolta mingo anche da seduto, contravvenendo alla Prima Legge della Mascolinità, quella che impone di pisciare solo e sempre in piedi, talmente mi garba la riflessione che consegue all'adagiamento delle natiche sull'asse della ritirata.

Vi faccio un esempio: di recente ho acquisito la passione speculativa per la caccia ai volti che i ghirigori delle venature marmorere disegnano involontariamente sulle piastrelle del bagno. Di solito li associo subito a personaggi noti, (sia al mondo che a me solo, tipo Superman, Babbo Natale, la signora del terzo piano, Pinocchio, San Crispino martire, il benzinaio che frega sul resto eccetera), e il gioco finisce lì. Ma quando il riconoscimento diventa più complesso e meno immediato? Voi, essere umani della mia medesima fatta, capite bene come tale pratica altamente intellettuale possa impegnare lunghissime et concentratissime sedute, che non debbono essere interrotte per nessuna ragione al mondo. Soprattutto nel caso dell'ultimo misterioso volto, che, contrariamente alla rapidità con cui solitamente identifico i lineamenti immaginari del marmo, mi ha davvero messo in crisi: nonostante tutti i miei sforzi filosofico-fisionomistici, infatti, non so dire ancora se si tratti di Padre Pio, Fidel Castro, oppure Obi Wan Kenobi. Ho come l'impressione che regga in mano qualcosa di cilindrico, lungo poco più di una spanna. Ma anche questo non mi aiuta, dal momento che potrebbe trattarsi benissimo di un aspersorio così come di un Cohiba Siglo III o di una spada laser a riposo. Comprendete dunque che così è davvero difficile, e mi serve tempo. Ho provato anche con una tattica d'assalto, mirata a generare una qualsivoglia reazione nel soggetto. Ma nè quando ho gridato "Miracolo!", né quando ho esclamato "Que viva la revoluciòn", né tantomeno quando ho sentenziato "La Forza sia con te" ho ottenuto il minimo feedback dalla sfingea figura. Mi serve altro tempo, dunque. Molto tempo. Forse moltissimo tempo. Tempo che, purtroppo, la minaccia incombente delle emorroidi da decubito defecatorio non mi concede.

Per cui ho preso il coraggio a due mani e ho deciso. Non posso rischiare attendendo ancora. Questa volta dirò a tutti i miei amici che nel mio cesso di casa mia è apparso Kurt Cobain. E si è tagliato i capelli.

13 commenti:

Louis ha detto...

ah

bene

anche io contravvengo alla prima legge della mascolinità, sempre che la pisciata non avvenga in un lavandino.

[n.b. il cesso mejo è bordeux]

Pautasio ha detto...

Cessi bordeaux? Frequenti troppe case di appuntamento. Oppure pisci abitualmente nei cappelli per signora...

Anonimo ha detto...

Appassionante questo post. Non posso scrivere altro perchè devo scappare. Al cesso.

Anonimo ha detto...

Innanzitutto io cago di sera. Al massimo di primo pomeriggio. E qui si riassumono tutti i problemi legati alla nostra diversità. Due uomini non possono essere cordialmente amichevoli quando hanno orari cagatorii così differenti.
Ma in un post così altamente analitico hai tralasciato un problema ENORME del leggere sul cesso. Le gambe. Morte. Una volta mi sono alzato e sono subito caduto per terra perché avevo le gambe totalmente addormentate...

Anonimo ha detto...

Comincio il mio commento dicendo che le Emorroidi le hanno TUTTI, poi possono essere infiammate o meno. Ho sofferto di emorroidi nel mio periodo da alcolizzato (e quando scrivo alcolizzato intendo proprio alcolizzato), poi fortunatamente ho cambiato il mio regime di vita e tutto è andato a posto. Scoprire che anche star seduti troppo sul cesso può causare problemi mi rattrista. Soprattutto perchè non ci vado solo la mattina, ma anche la sera. Sono un pendolare della tavola ovoidale (non rotonda, quindi non chiamatemi CAVALIERE perchè potrei offendermi anche 2 volte), nel senso che gli orari e le sedute sono più o meno sempre le stesse. Quindi? La soluzione? Comincerò a cacare in piedi? Ci provo, poi vi faccio sapere. Saluti.
Alessandro

Anonimo ha detto...

ma perchè parlate solo di cazzate?spendete fiumi di parole ore e ragionamenti e soprattutto i vostri brillanti cervelli...x cazzate!non voglio essere offensivo ma mi chiedo perche' non impiegate meglio il vostro tempo
Son noioso eh..?eppure...

Pautasio ha detto...

Ho un lavoro e un corso di studio universitario che più seri non potrebbero essere. Davvero. Non lo dico per autocelebrazione, giacchè l'autocelebrazione in questa sede mi gioverebbe come un dito su per ipiù reconditi meandri del deretano. Quando ho finito, ho amici con cui trascorro ore felici, e ragazze con cui posso scambiare piacevoli effusioni. Ad onor del vero, le seconde sono di molto inferiori rispetto ai primi, ma tant'è. Di tanto in tanto vado al cinema, leggo molto e guardo la televisione, soprattutto i programmi più insulsi e vuoti di contenuti: è un po' il mio "memento mori" intellettuale.
Come vedi ho un sacco di vie per impiegare fruttuosamente doti e tempo che il Cielo ha avuto la compiacenza di donarmi.
Dopodichè c'è il blog. Il mio angolo liberatorio, l'ascensore dove posso scoreggiare dopo una giornata trascorsa col cervello in giacca e cravatta, la cloaca maxima dove terminano gli scarti del mio pensare, la mia sputacchiera psicologica.
Di blog sedicenti seri, che pretendono di saper affrontare con ampollosità stucchevole i temi pregnanti dell'esistenza, o che millantano con pelosa presunzione di essere ferrati in ogni branca dell'umano sapere, ce n'è fino alla nausea.
Caro non-matusa, apprezzo l'immeritato plauso alle mie supposte (e sappiamo tutti dove vanno a finire le supposte) capacità intellettuali, ma se cerchi roba simile a quella che ho descritto poco sopra, hai proprio sbagliato posto. Ti fermo, prima che tu possa magari perdere altro tempo prezioso. Questo è il luogo dove io mostro veramente ciò che sono: un savio petomane che cita i classici in greco antico ma rutta quando beve la birra. Se vuoi farmi compagnia sei il benvenuto. Altrimenti... burp e prot

Alessandro ha detto...

Temevo citassi i classici greci ruttando e quelli latini a suon di peti...

Anonimo ha detto...

Innanzitutto si dice grechi e poi diciamocela tutta: di letteratura non ha mai capito granchè!

Anonimo ha detto...

Mi sono sempre chiesta perchè gli uomini vanno in bagno col giornale in mano..Cioè con tutti i posti che si hanno per leggere, proprio al cesso vi dovete piazzare!?
Io preferisco stare coi ciapet in poltrona se proprio devo sfogliare una rivista.
Che strano articolo per una rivista cmq...certo coi tempi ke corrono tutto fa male, anke respirare. E te lo dicono così, su un giornale, xkè va di moda.

"Altrimenti... burp e prot" ahahahahahahahah ma io ti amo lo sapevi?

Anonimo ha detto...

Mio (non in senso possessivo ma affettivo) diletto PrinSipe,
questo articolo da te commentato giunge ai miei occhi proprio mentre il mio consorte rossopiumato giace con le targa rammollite nell'atto sublime della defecatio. E, particolare non irrilevante, prima dell'estremo saluto l'ho scorto accedere ai loci privati con una certa pubblicazione in mano. Qualcosa che portava inequivocabili simboli di pipistrelli.

Ordunque, sappi che se ciò andrà a causargli dolori emmerroidali, denuncerò gli editori della pubblicazione: non per la posizione scorretta ma per lo spasmo ridanciano che da quasi 10 metri odo tuttora. Ovviamente a porta chiusa, ci mancherebbe altro.

Pautasio ha detto...

Ecco una dimostrazione del Teorema di Palazzo Chigi: più parli di stronzate, più la gente ti ama.
Grazie a tutti per le attestazioni di stima, comunque. E' bello tornare dopo ben un giorno e mezzo di assenza e ritrovare tutto questo

Pautasio ha detto...

Mmmm... apprendo test� che quello che ha postato il commento volutamente sgrammaticato non era il vero Louis, bens� un orrido impostore impossessatosi della sua password. Orrore. Allora forse non era nemmeno sgramaticato volutamente... Brrr!!!!