giovedì 19 aprile 2007

Ecce Pautasio

Ebbene sì, ci sono cascato anche io. Come si evince dal sottotitolo, il ragionamento che mi ha spinto a dotarmi di un blog è stato molto semplice: perchè gli altri sì e io no? Così ho deciso di cimentarmicisivitivimilivici. Come se non bastasse questa riflessione a farmi decidere per il "sì", sto anche scoprendo che è dannatamente facile gestire questo genere di vaccata iperspaziale detta blog.
Perchè ho scoperto poco alla volta, visitando quelli degli altri, conoscenti o meno, che in fondo il blog è una cosa che fa proprio per tutti. Ci sono quelli che "sei senza blog, ma sei fuori?". Ci sono quelli affetti dalla sindrome di Beppe Grillo, che si sentono anche loro un po' paladini della giustizia e di una nuova equità sociale contro le magagne del sistema, e allora vanno a caccia di mulini a vento tra le plaghe internettiane, rimediando poi soltanto le solite considerazioni trite e ritrite, dense di ipocrisia e buonismo peloso. Ci sono le adolescenti del "tvttb" che infarciscono le loro pagine di cuoricini rosa, abbreviazioni orripilanti indegne anche di un sms spedito di fretta, e soprattutto tanti errori di sintassi. Ci sono poi gli inguaribili burloni che trasformano un'home page nel palco di uno spassosissimo night cabaret di periferia. Ci sono anche gli aspiranti filosofi, che a giudicare da quello che postano aspirano di tutto tranne che filosofia. E di sicuro, solo roba a buon mercato. Ci sono quelli che bloggano solo per se' stessi, che dicono nelle pagine del blog le stesse cose che si direbbero davanti allo specchio la mattina, o al bar con gli amici. E proprio per questo sono interessanti, perchè non pretendono di insegnare niente a nessuno. Purtroppo, però, sono pochissimi. Ci sono infine quelli, e sono in definitiva la maggior parte, che proprio non resistono a far sapere al mondo intero, o anche solo a quello parzialmente scremato, come la pensano riguardo a questo o quell'argomento. Anche se non hanno nemmeno un cerebro sufficientemente evoluto ad esprimere i concetti più basilari, tipo "ho fame", "ho sonno", "devo cacare", oppure "mmmm.... tette!", figuriamoci le opinioni.
E poi, last but not least, ci sono io, un appassionato del "brusa coeur", per dirla nella lingua delle mie parti. Cioè uno che quando gli salta il ticchio di fare una cosa la fa, ci si butta anima e corpo per un tot, ne ricava anche delle cose se non sono proprio fighissime per lo meno sono decenti, e poi dopo un tot si stufa. A parte due o tre grandi passioni/aspirazioni nella mia esistenza, faccio così un po' con tutto. Per questo sono quasi sicuro che oggi dò il via ad una cosa che, dieci contro uno, fra tre mesi si arenerà nel dimenticatoio assieme alla mia collezione di francobolli e di schede telefoniche, il mio corso di piemontese, gli allenamenti di rugby, il volontariato culturale, la politica militante e tutte quelle belle cose che nel corso degli anni ho abbracciato con entusiasmo e di cui mi sono poco alla volta stancato. Più o meno presto.
Quindi, caro visitatore occasionale, non ti crucciare se il mio blog non ti piace. tanto hai la quasi sicurezza che tra un po' non ti tedierà più.

Ps sono prolisso. Ma tanto oggi esistono le scarpe correttive...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il tuo stile è inconfondibile, scorrevole, piacevole... altro che prolisso.

E poi, si sa: a me piacciono un sacco i giochi di parole. Cosa di cui tu ed io facciamo ampio uso ;)

Seguirò con molta attenzione le evoluzioni/involuzioni di questo spazietto che ti sei ritagliato ;)

Hugs.

Faby.

Anonimo ha detto...

Acusticamente suona meglio come ecce pautax piutttosto come ecce pautasio, ma tant'è.
Hai dimenticato quelli che lo dicono anche al mondo completamente scremato e a quello di soia per chi non digerisce il lattosio... però non capisco se ti riferisci a quello fresco o a quello a lunga conservazione... o magari a quello microfiltrato?