martedì 13 maggio 2008

Facebook e la sindrome del Grande Fratello


Vi ricordate, tempo fa, il post che scrissi riguardo Facebook e le altre community internettiane affini?
Sì? Bene.
No? Stronzi. Fatevi una cultura.

Ad ogni modo, oggi ho avuto la riprova di quanta ragione avessi allora, additando tutta questa accozzaglia di rubrichine, fotine, postini, messaggini, bacini e altri -ini vari come il paradiso dei maniaci sessuali, dei voyeur, in qualche caso addirittura degli stalker (e qui, se vi dotate di una tavoletta ouija o di un tavolino a tre gambe, John Lennon avrà un sacco di aneddoti da raccontarvi...), o più semplicemente degli inguaribili ficcanaso che, se si facessero anche solo la metà degli affari loro, avrebbero comunque già tutta la giornata impegnata.

Sono soprattutto questi ultimi i più pericolosi. I ficcanaso. Gli impiccioni. Quelli che sbirciano dalle gelosie socchiuse. Quelli che parlano e straparlano perchè "io so...". Quelli che vanno su E-Mule a scaricarsi l'elenco delle dichiarazioni dei redditi degli italiani non per vedere quante palanche ballonzolano nelle tasche del superpolitico, del comico imbonitore, dell'imprenditore viveur, della soubrette sgallettata, del calci-attore campeòn, o dell'ultima accozzaglia spaccatimpani in odor di disco di platino; ma quanto guadagna la signora del terzo piano, o quanto denuncia il sindaco, il parroco, il capo dei vigili o il farmacista, o se davvero il nipote della vicina di casco dalla parrucchiera si può permettere di cambiare tutte quelle belle macchine così spesso... e così via.

Firmiamo moduli perchè i dati contenuti su altri moduli non vengano diffusi. E poi firmiamo un altro modulo perché nemmeno il dato che noi abbiamo firmato un modulo per diffidare la diffusione di dati su altri moduli venga diffuso.
Sei in una botte di ferro. Già. Ma come quella di Attilio Regolo.

Perché poi arriva Facebook.

Vai a una festa, dove ti fanno una foto mentre fai qualcosa, che può essere bere un mojito, bere tanti mojito, mangiare un salatino, ingolfarti vassoi interi di salatini come una balena con un banco di krill, pulirti un orecchio col mignolo, assumendo una posizione assorta, e poi fare una pallina rimbalzina col ricavato; scaccolarti, soffiarti il naso nella pochette, pulirti le unghie con la forchetta, sistemarti lo slip che ti si è birichinamente infilato nel posteggio delle bici, limonare il/la barista, oppure entrambi, picchiare un bambino, investire una vecchia, bruciare un santino, baciare un mafioso, rifondare il partito nazionalsocialista... insomma, le classiche cose che si fanno alle feste.

Questa foto finisce sul profilo di un tuo amico, tutti i suoi amici lo leggono, poi gli amici degli amici, i conoscenti dei conoscenti, i domestici dei comestici, le colf delle colf, il Pinot di Pinot, fino a che la famosa barista che hai limonato vede la foto e si accorge per la prima volta di quello che ha fatto. E con tutti i tuoi moduli firmati e controfirmati ti ci puoi allegramente pulire il...naso.

Buongiorno mondo!

8 commenti:

ilallà ha detto...

beh, se non altro questa foto ti fa onore... ;)

Louis ha detto...

WELCOME NELL'INTERWEB!!!!!!!!!!!!!!

Cristo, sono solo 8 anni che si parla di diffusione dei dati.

Pautasio ha detto...

Sì, ma visto che solo le ovvietà ti risvegliano dal tuo torpore anatolico, qualcosa dovevo pur inventarmi... Bentornato!
Comunque tutto è partito proprio dal tuo lollosissimo link in mailing list!

Anonimo ha detto...

C'est vrai, è uno dei nostri tanti paradossi.
Moduli inutili da firmare continuamente per la privacy, gente sospettosissima (giusto la settimana scorsa al campeggio dove lavoro, due, dico DUE signori in un pomeriggio hanno risposto seccati e contrariati alla mia richiesta del loro numero di telefono. "Non capisco cosa ne dobbiate fare". Ok, se per caso perdi il portafogli qui in campeggio col cazzo che ti chiamo, me lo tengo io!!), poi basta un niente e sei sotto gli occhi del mondo intero.

Anonimo ha detto...

il@, hai un avatar stupendo!! ^_^

Pautasio ha detto...

Perché non hai visto ancora le tette... anche quelle non scherzano!

Anonimo ha detto...

mi faccio sempre un sacco di risate quando passo di qui! ma si può vedere il documento in questione??? sai, a questo punto si diventa tutti un po' "maniaci sessuali" come li definisti tu nell'altro post.

un saluto al piemonte occidentale dal piemonte orientale :)

ilallà ha detto...

Pauta, sei sempre il solito.

Lei è la piccola Boo, la bimbotta di Monsters&Co...