sabato 13 ottobre 2007

iPod: attraverso lo specchio

Per andarsene via veleggiando verso mondi lontani e sconosciuti dove tutto è o sembra migliore non serve mollare tutto e scomparire con l'aiuto di quelle particolari agenzia di viaggi che, in cambio di qualche decina di migliaio di euro, ti assicurano una sistemazione a prova di "Chi l'ha visto?". Non serve neanche andare a tirare la giacchetta allo spacciatore sotto casa: a parte l'effimericità dell'effetto trip, nonché i prezzi esorbitanti, indegni di una società che vorrebbe chiamarsi civile, infatti, c'è poi la grana della dipendenza. Non è d'aiuto nemmeno affidarsi a fantasie da mondo di fiaba o di fantascienza, con bacchette magiche e macchine del tempo in grado di portarti un po' dappertutto.
In fondo basta un semplice iPod. Uè, tranquilli, non è che adesso compare la scritta "Messaggio Promozionale" in sovraimpressione. Ho scritto iPod, ok, ma in realtà va bene qualsiasi lettore mp3, compresi quelli coreani sottomarca, che funzionano a pedali e contengono più di tre canzoni soltanto a patto che almeno una sia un evergreen di Toto Cutugno (è un po' come quando si definisce "Nutella" un po' tutte le creme spalmabili che abbiano anche solo una vaga attinenza col cacao, perché ad esempio l'hanno visto in cartolina. Lo so, è scorretto, ma è una scorrettezza di uso comune). Il senso della riflessione, infatti, non cambia se il marchio dell'oggettino che si porta appeso ai padiglioni auricolari è uno piuttosto che un altro.
Invece di sborsare ogni mese mezzo stipendio al proprio maghrebino di fiducia, basta una spesa una tantum per guadagrarsi il proprio piccolo angolo di "altrove". Già, perché mica crederete ancora alla palla che i lettori mp3 servano ad ascoltare musica. Per quello c'è già lo stereo di casa, che basta e avanza; o l'autoradio, per quando si passa tanto tempo in auto, o ancora le casse del Pc, per quando se ne passa troppo in ufficio. Portarsi dietro costantemente due o trecento brani da ascoltare ogniqualvolta non si ha null'altro da fare, invece, non è affatto indice di smisurata melomania, ma soltanto un fortissimo desiderio di fuga. Un desiderio che in parte avevano già soddisfatto i walkman mangiacassette e, successivamente, i lettori cd portatili. Solo che lì l'effetto era di breve durata, una ventina di brani al massimo, e anche ad ascoltarli in loop dopo un po' arrivava la sensazione di sorbire minestra riscaldata.
Invece l'iPod, o qualsivoglia lettore mp3 portatile, ha finalmente permesso di compiere il grande passo verso l'alienazione totale e definitiva. Non ne siete convinti? Dai, pensateci bene. La maggior parte delle volte che si accende un lettore mp3 non lo si fa per "ascoltare" musica. La si "sente", ok, ma il fine è tutt'altro: far passare il tempo, di solito interminabile, che intercorre tra la pensilina di partenza e quella di arrivo mentre siete in autobus, o tra stazione e stazione se siete in treno. Far pesare meno i 5 chilometri di corsa giornaliera che vi siete imposti a settembre per farvi trovare pronti alla prova costume dell'anno successivo. Concedersi un "divertissement" dalla grigia ruotine dell'urbe quando la si attraversa sul caval di san Francesco. O riuscire meglio a fingere interesse per una conferenza indigesta o una lezione noiosa.
Ed è esclusivamente per questo fine, solitamente, che si cerca di farcire la propria playlist con brani che siano i più numerosi e svariati possibili, in modo da avere un tema per ogni emozione, un sottofondo per ogni stato d'animo, una colonna sonora per ogni situazione. Un po' come le siglette personalizzate che Peter Griffin aveva chiesto al Genio della Lampada perché lo accompagnassero allegramente per tutta la giornata. Se poi ci mettiamo di mezzo anche la magia dell'opzione "shuffle", (che, per i profani, non è un particolare timballo riscaldato di musica perché non ha l'accento finale, ma è la sequanza casuale dei brani), che consente di passare con un click da "Memole dolce Memole" cantato da Cristina D'Avena a "Snakes" dei Six Feet Under, allora il gioco è fatto.
Io ho un iPod Nano da 8 giga, il che in buona sostanza vuol dire che ci posso far star dentro anche i bagagli per le vacanze. Lo ascolto dappertutto: in camera, al cesso, in auto (facendo finta di avere l'auricolare del telefonino quando incrocio una pattuglia di Rangers), in ascensore, ma soprattutto quando cammino per strada. In moto no, perché lì le orecchie mi servono per captare l'arrivo degli autisti di Tir romeni in cerca di una nuova tacca da incidere sul cruscotto del loro Scania di quarta mano. E se vi sembro un tossicodipendente per questo mio bizzarro attaccamento, sappiate che c'è chi riesce a fare di peggio, ascoltando il suo lettore anche durante una conversazione. Roba che ti viene da pensare che, cioè, Diosanto, o ascolti me o i Gem Boy. Scegli, perdindirinDio! Tanto parliamo entrambi sempre e solo di gnocca.
Il mio personale biglietto per l'infinito contiene soprattutto Elio e De Andrè, Gaber, ma anche Cochi e Renato, i Trelilu, i Gem Boy, 5o Cent, i Farinei dla Brigna, Tony Tammaro, i Children of Bodom, Elvis, gli Aerosmith, Cristina D'Avena, Tatanka, i Deep Purple, Francesco Salvi, Caparezza, i Queen, il Trio Lescano, Mika, Simone Cristicchi, Frankie Hi Nrg, Vasco Rossi (pochi ma buoni), i Gufi, Eminem, una raccolta di classici intramontabili '60-'70'-80 e discotecume vario da festa delle medie, nonché innumerevoli colonne sonore da "Le Iene" a "Titanic", passando per "Ogni cosa è illuminata" e "Il Gladiatore". Posso andare ovunque, e ci vado spesso e volentieri. Raramente mi soffermo ascoltare davvero il ritmo, ancor più raramente mi soffermo sulle parole, chemagari ho ascoltato tante di quelle volte da essere in grado di ripetere a menadito, ma che non mi sono mai preoccupato di capire cosa volessero dire. Io VADO, e basta.
Ps Più osservo l'immagine di apertura di questo post e più sono convinto che sia molto meglio l'iPod Nano

8 commenti:

Alessandro ha detto...

Nel caso della foto sono dell'dea che sarebbe meglio addirittura l'ipod shuffle, o più semplicemente, che la ragazza non ascolti musica in mp3...
Se poi me la vuoi presentare io non mi offendo.

Pautasio ha detto...

Cazzarola, Ale... credevo fosse amica tua

Alessandro ha detto...

Purtroppo no, però se era amica mia ti presentavo al limite una sua amica... senza Ipod.

Anonimo ha detto...

il post non l'ho letto, era troppo lungo. Però la foto mi ha colpito, sei tu? 6 bella da far paura!!! Usi MSN? Mi chiamo wagon e ho 25 anni, da dove dgt?

Alessandro ha detto...

No, il pautasio non è la gnocca della foto, anche se della cosa ce ne dispiacciamo tutti moltissimo.
La gnocca del post non penso che abbia scritto alcunchè sul blog se però qualcuno me la presenta io non mi offendo...

Anonimo ha detto...

Se è vstita non è nuda. ma cmq vista la foto non mi va di sottilizzare. nuda o vestita che sia resta una baldraccola niente male.

Anonimo ha detto...

vestita scusa*

Alessandro ha detto...

Notare come basta la foto di una strafiga nuda con addosso un ipod in apertura del post per vedere come i commenti non si occupano quasi per niente del contenuto del post...