Perchè il Resto del Pautasio resterà sempre, solo e comunque un blog seriamente idiota? Perchè è ciò di cui la rete ha più bisogno. O meglio, è ciò di cui la rete è maggiormante deficiente, nel senso latino del termine. Giorni fa un ignoto visitatore, solleticando il mio ridondande istinto autocelebrativo, si è sbilanciato in un vago complimento alle mie capacità intellettuali. Evviva evviva. Roba da brindarci sopra con un bicchiere di quello buono. Poco dopo, però, mi ha fatto capire che lo sto sprecando, il mio smodato intelletto, per scrivere idiozie. Gli ho già risposto in quella sede, ma dal momento che A) ho risposto talmente bene che ho una gran voglia di autocitarmi* B) al momento non saprei su quale altro cacchio di argomenti scrivere**, ecco che di una risposta ne faccio un post.
Ok, scrivo una marea di vaccate, magari mascherate da un linguaggio forbito, da una cosecutio temporum impeccabile (ahimè, merce assai rara di questi tempi, e specialmente in queste lande) e da una parvenza di affinità con il ragionamento logico sequenziale tanto caro agli aristotelici. Però sempre di emerite cazzate si tratta. Perchè? Semplice: "Ho un lavoro e un corso di studio universitario che più seri non potrebbero essere. Quando ho finito, ho amici con cui trascorro ore felici, e ragazze con cui posso scambiare piacevoli effusioni. Ad onor del vero, le seconde sono di molto inferiori rispetto ai primi, ma tant'è. Di tanto in tanto vado al cinema, leggo molto e guardo la televisione, soprattutto i programmi più insulsi e vuoti di contenuti: è un po' il mio "memento mori" intellettuale. Dunque ho un sacco di vie per impiegare fruttuosamente doti e tempo che il Cielo ha avuto la compiacenza di donarmi. Dopodichè c'è il blog. Il mio angolo liberatorio, l'ascensore dove posso scoreggiare dopo una giornata trascorsa col cervello in giacca e cravatta, la cloaca maxima dove terminano gli scarti del mio pensare, la mia sputacchiera psicologica. Di blog sedicenti seri, che pretendono di saper affrontare con ampollosità stucchevole i temi pregnanti dell'esistenza, o che millantano con pelosa presunzione di essere ferrati in ogni branca dell'umano sapere, ce n'è fino alla nausea. Apprezzo gli immeritati plauso alle mie supposte (e sappiamo tutti dove vanno a finire le supposte) capacità intellettuali, ma chi cerca roba simile a quella che ho descritto poco sopra ha proprio sbagliato posto. Vi fermo, prima che possiate magari perdere altro tempo prezioso. Questo è il luogo dove io mostro veramente ciò che sono: un savio petomane che cita i classici in greco antico ma rutta quando beve la birra. Se volete farmi compagnia siete i benvenuti. Altrimenti... burp e prot". Fine del delirio di magnificenza
*vedasi istinto autocelebrativo
**leggasi scusa banalissima per giustificare almeno in parte l'istinto di cui alla nota precedente
6 commenti:
oh ma che piacevole sorpresa,hai aggiunto una nuova supposta alle tue qualità:sembri essere anche riflessivo!
qualità davvero rara tra voi giovani e che personalmente apprezzo molto.Specie quando si ascoltano giudizi un po'provocatori e soprattutto non richiesti mettendosi in discussione.Non volevo criticare l'ironia dei tuoi post o le dissertazioni sull' aria fritta,espressione di una buona dialettica,semplicemente spesso mi e'parso di trovare tra le righe una sottile malizia,chiusura e un cicinin di superbia.Perdonami se mi sono permesso e ti ho rotto ma vado molto a sensazioni!qualcuno ha detto 'sentirsi superiori è una forma d'esilio'...
E'molto affascinante ma..
Beh, guarda, andando a sensazioni non ti sei poi allontanato molto del vero. Sono sì un po' malizioso, ma più che di chiusura e superbia parlerei di "selezione all'ingresso", come accade del resto anche nelle discoteche più coatte, e del già citato istinto al continuo protagonismo.
E in ogni caso, quello di creare un blog da destinare esclusivamente alle proprie riflessioni è già di per se' una forma di autoesilio. Di ricercato autoesilio, direi, ma comunque non assoluto. Perché per funzionare, in ogni caso, un blog ha sempre bisogno di gente che lo vada a leggere. E a criticare. E a chiosare. E ad appuntare. Insomma, Nonsonounmatusa, sei il benvenuto. Passa pure quando vuoi.
nonsonounmatusa ha detto "cicinin", quindi è piemontese
io sono piemontese
io sono nonsonounmatusa
Spè, non trovo la fallacia.
Assioma: IO NON SONO NONSONOUNMATUSA
ma se non sono nonsonounmatusa
allora sono un matusa
ma se nonsonounmatusa è piemontese
e io sono un matusa
allora IO non sono piemontese.
MA IO SONO PIEMONTESE.
Duppalle la logica
"cicinin"...potrebbe esser anche della zona triveneto con propensione al FVG
Tiger
povero aristotele. con questi commenti sarà rincutito (termine tra l'altro molto piemontese)anche lui. a quel paese lui e la logica, ke tanto in giro non ne è rimasta neanche un goccio. ho parlato anch'io indirettamente di tua vivacità intellettuale, mi salva il fatto di averlo fatto molto più tardi (nel tuo ultimo post su rossi) e soprattutto di averlo fatto senza aver prima letto questo. avessi saputo che qualcuno ci aveva già pensato(chissà xkè poi)non avrei scritto niente e ti tenevi stretta l'accusa di essere un giovanotto evasore che non ha rispetto dei non-plurimilionari che pagano le tasse. mah.
Hai fatto benissimo. E la mia chiosa al tuo commento di cui sopra è la palese dimostrazione del mio sincero apprezzamento alla tua levata di scudi in mio favore. Grassssssssssssssssie
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