giovedì 17 maggio 2007

Sono mentalmente instabile

Sono mentalmente instabile.
Perchè la prima volta che ho visto un piatto di spaghetti ho pensato fosse una versione complicata dello shangai.
Sono mentalmente instabile.
Perchè ho sempre pensato che, tirando la cordicella del Tampax, alle donne si muovessero le braccia.
Sono mentalmente instabile.
Perchè da anni voglio praticare dello sci nautico ma non sono mai riuscito a trovare un lago in discesa.
Sono mentalmente instabile.
Perchè non amo il prossimo. E nemmeno quello dopo ancora.
Sono mentalmente instabile.
Perchè la prima cosa che penso quando vedo una ragazza è se tagliata a pezzi entretrebbe nel mio frigo.
Sono mentalmente instabile.
Perchè quando accendo la televisione lo faccio sfregando due bastoncini. Ed è sempre un casino poi spegnerla.
Sono mentalmente instabile.
Perchè non ho mai capito per quale assurdo motivo, se il pero dà la pera ed il melo dà la mela, il fico non dia la fica. E, soprattutto, perchè il finocchio dà il culo?
Sono mentalmente instabile.
Perchè l'ultima volta che il dottore mi ha prescritto delle pillole e frequenti bagni caldi contro lo stress, le pillole le ho prese ma i bagni caldi proprio non ce l'ho fatta a berli tutti.
Sono mentalmente instabile.
Perchè il mio medico della mutua mi ha dato 3 mesi di vita. Non consecutivi.
Sono mentalmente instabile.
Perchè quando mi hanno chiesto di avere dei rapporti con un gorilla in cambio di 3mila euro, ho domandato se la somma avrei dovuto versarla tutta intera subito, oppure in comode rate.
Sono mentalmente instabile.
Perchè non riesco ad avere fiducia nell'altro sesso. Ma come posso fidarmi di qualcuno che sanguina per cinque giorni di fila e non muore?
Sono mentalmente instabile.
Perchè non ho capito come mai "Tanto va la gatta all'oste che ci lascia il fa per tre".
Sono mentalmente instabile.
Perchè occhio per occhio non fa sessantaquacchio, e nemmeno seppie per seppie fa quarantanoppie.
Sono mentalmente instabile.
Perchè ho capito che, sì, nella vita bisogna farsi una posizione. Ma una sola, sennò si finisce come Cicicolina, Selen e Jessica Rizzo.
Sono mentalmente instabile.
Perchè tengo un blog sul quale elenco i motivi per cui
Sono mentalmente instabile

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei arrivato nel momento sbagliato all'instabilità mentale! Ormai il manicomio du collegno lo hanno già chiuso da anni e l'unico posto che ti rimane dove andare e girare senza meta sul 33 (quello sbarrato non passa davanti all'ex manicomio)...

Anonimo ha detto...

Sei mentalmente... sfigato!!!

Pautasio ha detto...

Cluster, non temere,il tuo problema ha una cura. Si chiama overdose di barbiturici

Anonimo ha detto...

La Malonilurea, o acido barbiturico, fu preparata per la prima volta da Adolph von Bayer nel corso di lavori sperimentali sull'acido Malonico. Poco dopo, nel 1903, Emil Flisher ne otteneva la trasformazione in acido dietil-barbiturico, ancora più attivo dal punto di vista farmacologico. In entrambi i casi si tratta di potenti sostanze anestetiche, depressive del Sistema Nervoso Centrale e di molte funzioni vitali.

Fino al 1918 in Inghilterra la disponibilità di barbiturici non era sottoposta ad alcuna misura di vigilanza e di controllo. Durante gli anni '20 il dottor Willcox promosse una campagna di sensibilizzazione che iniziò a richiamare l'attenzione delle autorità sanitarie. La Commissione per gli Stupefacenti dell'ONU nel 1960 indicò l'opportunità che i barbiturici fossero assoggettati a prescrizione medica, anche in considerazione del fatto che già in quegli anni milioni di americani ne facevano inopinato uso. Nel 1971 la Convenzione di Vienna segna l'introduzione dei barbiturici fra le sostanze stupefacenti. Tale atto venne recepito anche in Italia e già con la legge 685/75, nel nostro paese la disponibilità di barbiturici è stata regolamentata attentamente.

Generalmente i barbiturici vengono assunti per via orale attraverso pastiglie, capsule o confezioni in gel. Talvolta vengono iniettati, soprattutto da parte di persone già aduse a tale via di autosomministrazione relativamente ad altre sostanze. I barbiturici per via endovenosa sono molto pericolosi poiché, oltre a determinare effetti molto potenziati, hanno un grave impatto sulle vene e sul sistema circolatorio.

I barbiturici, in quanto depressivi del Sistema Nervoso Centrale, rallentano il ritmo cardiaco e riducono l'ampiezza della respirazione; provocano altresì il calo della pressione arteriosa. Psicologicamente i barbiturici, che appartengono alla categoria delle sostanze sedativo-ipnotiche, inducono indifferenza agli stimoli esterni e determinano il sonno. Quest' ultimo, quando è indotto da barbiturici, è caratterizzato dalla contrazione o soppressione delle fase REM, durante le quali normalmente si verifica l'attività onirica; ne consegue un sonno meno ristoratore, con risvegli a volte sgradevolmente segnati da emicrania e malesseri (similmente a quanto avviene per il sonno post-sbornia). Il reiterarsi di episodi simili può condurre a seri disturbi psichici.

Gli effetti dei barbiturici hanno durata diversa a seconda delle specifiche molecole (ne sono state prodotte molte): si distinguono sostanze a durata breve (meno di 3 ore), media (dalle 3 alle 6 ore) e lunga (dalle 6 a oltre 12 ore).

L'assunzione di barbiturici può causare convulsioni, delirio e allucinazioni; comporta inoltre reazioni individuali piuttosto variabili tra le quali: repentini sbalzi di umore, depressione, spossatezza. I barbiturici, inoltre, determinando vasodilatazione, sono responsabili di perdita del calore corporeo.

L'uso ripetuto e protratto di queste sostanze espone al fenomeno della tolleranza e all'instaurarsi di una fortissima dipendenza. In tali condizioni il livello di intossicazione cronica si manifesta con tremori, stati confusionali, amnesie, perdita di coordinazione della muscolatura volontaria (atassia), deficit della capacità di concentrazione e di giudizio. Non sono rare affezioni polmonari, quali bronchiti e polmoniti; possono altresì determinarsi effetti tossici sui tessuti nervosi.



La sindrome di astinenza da barbiturici è molto più intensa e pericolosa di quella conseguente all'uso di oppiacei. Inizia a manifestarsi tra le 8 e le 16 ore dall'ultima assunzione con stati d'ansia, insonnia, vertigini, nausea, convulsioni; in seguito possono verificarsi episodi deliranti, allucinazioni angosciose e finanche profonde alterazioni psichiche di tipo paranoico e schizofrenico. Nei casi più gravi l'astinenza da barbiturici è paragonabile al Delirium Tremens degli stati più avanzati di alcolismo. Allo stesso modo si richiedono opportune misure sanitarie per controllarne i gravissimi rischi.

L'overdose di barbiturici è estremamente pericolosa: la depressione dei centri regolatori le funzioni cardiaca e respiratoria può tradursi in collassi e morte. In questi casi si passa senza soluzione di continuità da un piacevole torpore, al sonno, al coma, all'arresto cardio-respiratorio . A questo proposito è notevole il fatto che la "finestra terapeutica" dei barbiturici è molto ristretta: ciò significa che la differenza fra dosi tollerabili e dosi letali è piccola. Ad esempio il Pentobarbitale , che viene usato in anestesia a dosaggi di 100 - 150 mg, può causare il decesso già quando ne siano assunti 400 mg. Tale caratteristica, insieme al fatto che la fase di "stordimento" è spesso segnata da compulsività semi-automatica con ripetitivi atti di autosomministrazione, rende molto significativo il rischio di overdose letale.

Tristemente noto è l'uso suicidarlo dei barbiturici, le cui caratteristiche farmacologiche purtroppo si sono spesso rivelate adeguate alla realizzazione di estremi atti autodistruttivi.

La pericolosità dei barbiturici può essere sensibilmente accentuata dal contestuale consumo di altre sostanze depressive del Sistema Nervoso Centrale, quali l'alcol, gli oppiacei, le benzodiazepine e altri tranquillanti.

Al giorno d'oggi l'uso clinico dei barbiturici è drasticamente ridotto rispetto al passato, anche perché in gran parte sostituiti dalle benzodiazepine. Alcuni usi residui sono relativi a particolari applicazioni in anestesia (Pentothal), nella cura dell'epilessia (Gardenale) o ad altre situazioni specifiche e limitate.

Una specifica molecola, tra i barbiturici, ha segnato la storia recente delle scienze bio-mediche e suggerito approfondite riflessioni sui problemi etici connessi alla ricerca farmacologica. E' il caso del Talidomide, dal cui uso derivarono gravi conseguenze teratogene, determinando focomelia nei neonati le cui madri assumevano con frequenza la specifica sostanza, durante la gestazione. Anche in seguito a questo episodio i barbiturici e i farmaci sedativo-ipnotici in genere hanno assunto un ruolo paradigmatico nella successiva elaborazione di protocolli sperimentali e di sicurezza in farmacologia.







... quindi sei un comunista...

Anonimo ha detto...

Tu, o imbelle filosovietico, ignori che 2,4,6(1H,3H,5H)-Pyrimidinetrione, 2,4,6-Trioxohexahydropyrimidine, 2,4,6-Trihydroxypyrimidine, 2,4,6-Trioxypyrimidine, 2,4,6-Pyrimidinetriol, 2,4,6-Pyrimidinetrione, Pyrimidinetriol, 2,4,6-Trihydroxy-1,3-diazine, N,N'-Malonylurea, Malonylurea, 6-Hydroxyuracil, 6-Hydroxy-Hydrouracil, N,N'-(1,3-dioxo-1,3-propanediyl)urea o come vuoi chiamarla tu è il tipico mezzo utilizzato dalle fazioni catto-marxiste nel Giappone dell'epoca Taishō... con la storia non si scherza, e il marxismo dovrebbe ormai essere scomparso... anche se gente come te osa ancora evocare quei terribili mezzi...

Anonimo ha detto...

Cluster... ma perchè ti stai facendo tutte queste paranoie? e fatti 2 risate ogni tanto!!!
ps: comunque grazie per tutto quello che hai spiegato, che onestamente non sapevo... ma il fatto che tu conosca tutto ciò, ha solo 2 spiegazioni: o sei medico (o studente di medicina) oppure ti fai di barbiturici.
Francesca

Louis ha detto...

Frncesca. E' VERDE!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Pautasio ha detto...

Cluster, sei solo uno sporco capitalista nemico del popolo, e per questo soccomberai sotto il piombo della Rivoluzione! Comunque, mentre attendo che la Digos rintracci il mio computer e venga a pescarmi a casa facendo roteare un bel paio di braccialettini inox chiedendomi spiegazioni su quanto che ho appena scritto, ne approfitto per dirti che avresti anche semplicemente potuto farmi notare con molti meno giri di parole che i barbiturici non sono di tuo gusto. Puoi anche strafarti di Zigulì, se preferisci. Per quanto mi riguarda, una maniera vale l'altra. Tanto il Sol dell'avvenire sorgerà in ogni caso...

Anonimo ha detto...

Il pautasio sta al comunismo come Rocco Siffredi all'impotenza...

Anonimo ha detto...

ok... allora amici come prima...

Pautasio ha detto...

Maledetto Anonimo, anche tu sei parte del complotto pluto-giudaico-massonico che vuole affossare la rinascita delle repubbliche dei soviet, confessa!
In realtà io sto al comunismo come Cicciolina sta alla verginità. E non è la stessa cosa del paragone col buon Rocco. E' questione di sfumature, ok, ma le sfumature sono importanti.
Comunque sì, tovarish Cluster, amici come prima. Volemose bbbbbene!

Ps ma è possibile che tutti i miei deliri mentali debbano finire a tarallucci e vino? Caspita, allora ditelo che volete minare la serietà del mio blog. E' una congiura!

Anonimo ha detto...

Dipende quale vino: se si finisce a tarallucci e tavernello non c'è molto da stare allegri...


P.s. il messaggio anonimo era mio...

Pautasio ha detto...

Mi hai smascherato, allora

Anonimo ha detto...

*applaude con vigore*

ogni tanto fa bene al morale visitare i tuoi deliri

Anonimo ha detto...

"Sono mentalmente instabile.
Perchè ho capito che, sì, nella vita bisogna farsi una posizione. Ma una sola, sennò si finisce come Cicicolina, Selen e Jessica Rizzo."

Chi è Cicicolina????????

Pautasio ha detto...

Boh, penso sia la cugina dislessica di Cicciolina...

Anonimo ha detto...

Pensavo avessi scoperto una nuova pornostar dislessica e non avessi divulgato al mondo la sua esistenza...

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good