venerdì 11 maggio 2007

Come catturare un elefante

Occorrente: una lavagna, un gessetto, una sedia, un cannocchiale, una pinzetta, un barattolo di vetro con coperchio.

Esecuzione: prendete un aereo ed andate in Africa. Sedetevi sulla sedia ed appoggiate la lavagna sulle ginocchia. Cominciate a scrivere con il gessetto un calcolo molto complicato, e commettete un errore di proposito, facendo poi finta di ignorarlo. Dopo qualche minuto un elefante vi si avvicinerà e vi farà rilevare che avete commesso un errore di calcolo. Voi, con fare sorpreso, chiedetegli spiegazioni. Quando comincerà a illustrarvi il perchè del vostro errore e a ricalcolare correttamente l'intera operazione, voi fate un paio di passi indietro, e guardate l'elefante attraverso il cannocchiale puntato al contrario. L'elefante vi apparirà piccolissimo. A questo punto non vi resta che catturarlo con la pinzetta e chiuderlo dentro al barattolo di vetro che avrete portato con voi, tappandolo ed avvitando bene il coperchio. E avrete catturato il vostro elefante.
Ps: si raccomanda vivamente di praticare questo tipo di caccia esclusivamente in Africa. Gli elefanti indiani, infatti, sono molto più discreti dei loro cugini che invece vivono sul continente nero, e tendono per tanto a non correggere apertamente gli errori di calcolo degli sconosciuti. Per questo motivo la riuscita della tecnica in questo particolare caso non è garantita

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Però quelli indiani sono molto più bravi in matematica e magari ne trovi uno che ti sa anche programmare un computer... Probabilmente non ti aiutano perchè sono un po' spocchiosi...

Anonimo ha detto...

Puoi fare un errore solo se hai un piano, a quel punto sai dove hai sbagliato.
Io non faccio piani, non faccio progetti.
Vado avanti a fare ciò che accade nel momento.
E ciò che accade va assolutamente bene, perché non c'è modo di giudicare, non c'è criterio, né pietra di paragone.
Questa è la sua bellezza. E questa è libertà.

Pautasio ha detto...

Già. Infermieeeraaaaaaaaaaaaaaaaa!