mercoledì 9 gennaio 2008

La Posta del Cuore


Cara Posta del Cuore,

la soave fanciulla dei miei più rosei sogni; l'eterea ninfa alla quale penso dal momento in cui mi sveglio sino al momento in cui vado a nanna; la leggiadra pulzella cui dedico ogni piccolo successo della mia giornata e allla cui immagine ricorro per trarre consolazione da ogni più grande fallimento; la ragazza dei miei desideri più romanticamente audaci che vorrei stringere al petto sotto la volta stellata di un notturno cielo estivo; la bianca dama per la quale ho percorso suppergiù 700chilometri e impiegato lipperlì nove ore di viaggio, tra andata e ritorno, solo per portarle dei fiori il suo primo giorno di lavoro; la pulcherrima puella alla quale in una romanticissima telefonata (e grazie al cazzo, in quel momento io ero a Roma e lei a Moltolontano) ho esternato tutti i miei sentimenti più profondi con le espressioni più romantiche che mi permettesse la balbuzie da Woody Allen che sfoggiavo con malcelato imbarazzo in quel momento; la bella giovanetta alla quale, infine, cavallerescamente uso la cortesia di non citare il benché minimo dettaglio utile alla sua identificazione persino da parte dei lettori più bastardi e insinuanti di questo blog... Beh, per farla breve, LEI, alla fine mi ha detto che, sì, ok, come amico sono un vero e impagabile portento, tenero, gentile, comprensivo e patapuffoloso, ma come sua dolce metà mi ci vedrebbe al pari di Martufello col premio Nobel, Selen illibata o Marilyn Manson al Soglio Pontificio.

(pausa sospiro)

Ma, dal momento che sono perdutamente innamorato, profondamente infatuato, sublimemente avvinto - ma, soprattutto, per lo meno secondo la gran parte dei miei confidenti, devastantemente masochista -, nonostante il clamoroso due di picche rifilatomi dalle di lei manine, che avrebbe abbattuto anche le più solide certezze di un accanito giocatore di Texas Hold 'em, continuo a non poterla esiliare dal mio cuore e dalla mia mente. Neppure le sagge e comprensive parole della mia più cara amica, mia personalissima Diva omerica in questa Iliade senza cavallo ligneo né espugnazione finale (e ora non fate battute oscene, stronzi!), sono riuscite ad avere la meglio sul sentimento che pervade anche gli anfratti solitamente più lucidi - perché miracolosamente mai raggiunti dalle ondate di alcol - del mio intelletto.

(pausa sospiro)

Non temo neppure il rivale che in questo momento le ronza attorno con fare, a mio sincero avviso, estremamente tafanesco, dal momento che i testi scientifici finora pubblicati e recanti nelle loro pagine l'intero umano scibile non hanno mai citato esempi di "caballeros" che, per quanto tafaneschi e ronzanti, fossero altresì immuni dal classico rimedio da utilizzarsi, tra gentiluomini, in questi frangenti: il rendez-vous dietro il convento delle Carmelitane, rigorosamente all'alba, accompagnati da due fidi padrini e da un paio di altrettanto fide lame Wilkinson forgiate a guisa di fioretto, curando preventivamente anco di adoprarsi affinché le guardie del Cardinale non possano sopraggiungere inopinate proprio nel bel mezzo dell'imminente scambio di vedute.

(pausa ringhio famelico, seguito da altro sospiro)

Per questo, sinora, ho continuato, con delicata discrezione e garbata costanza, a mandare messaggini, a farmi sentire, a scagliare dardi cardioformi di varia foggia (No, non sono un maniaco persecutore, né l'ho chiamata chiedendole che cosa indossasse in quel momento. E' solo che, essendoci state le feste di mezzo, avevo la validissima scusa per inviarle almeno un sms di auguri).

(pausa sospiro)

Ma da settimane, ormai, non mi giunge in risposta la di lei benché minila favella. Anzi, peggio: ora mi evita come un appestato. Anzi, molto peggio: mi evita al pari di quanto faccia Gaucci con la Guardia di Finanza. E' arrivata persino a rendersi invisibile in maniera addirittura rocambolesca su Msn quando, una volta, mi è capitato di fare la mia epifania nel mentre che lei era collegata (Lo so, "nel mentre che" è un anacoluto orripilante, ma perdonatemi: sono un uomo affranto). A tal segno, non oso nemmeno chiamarla, chiederle un incontro, come invece credo dovrei, affinché si possano sciogliere occhi negli occhi i nodi che ancora restano da quella indigesta telefonata di cui sopra...


(pausa sospiro)

Mi cruccio, dunque, senza posa e senza requie, nell'amletico dubbio che è proprio dell'amante respinto ma tuttavia ancora follemente - e ingiustificatamente - speranzoso.

(pausa sospiro conclusivo così intenso e prolungato da far sospettare per lo meno un embolo)


Orbene, cara la mia Posta del Cuore, cosa posso fare?

22 commenti:

Unknown ha detto...

Beviamoci su, se ti va. Come rimedio non vale una cicca, ma è meglio che tritarsi da solo. E chissà che non venga fuori qualche buona idea...

Anonimo ha detto...

"Orbene, cara la mia Posta del Cuore, cosa posso fare?"

Puttan tour

Anonimo ha detto...

Dimentica.
Difficile? Impossibile? Provaci. Se lei a breve torna e tu ci sei ancora dentro: bene. Se lei tornasse tra molto tempo e tu fossi già lontano: non bene, mandala a quel paese. Se non tornasse affatto: cazzi suoi.

Anonimo ha detto...

una volta feci lo sciopero della fame ( per una settimana )per convincerla che la nostra unione era destinata e celestialmente voluta....l'ho sposata alla fine.....tra ventidue giorni ho l'udienza di divorzio....

Anonimo ha detto...

nonhodormitomai: Incoraggiante! :D
Pautasio, se dopo alcuni necessari e significativi tentativi di persuasione ed insistenza lei continua ad ignorare, insistere è inutile e controproducente, temo.
A cotal spirto nobile è dato saper quando è meglio rinunziare. Rinunciare a insistere, intendiamoci, non rinunciare a lei. Evitare di diventare un peso o un fastidio non ti assicurerà di certo di diventare l'Azzurro del suo cuor, ma ti salverà la dignità e la dolcezza. Ti parla una masochista doc: a volte il masochismo va tenuto a freno, può essere davvero periglioso.

ilallà ha detto...

questa posta del cuore è alquanto bizzarra, tra puttan tour, divorzi e alcol si distanzia molto dai vekki consigli della nonna... però sono tre valide idee nel tuo caso! ma se provi a metterti nei suoi panni tutto ciò è lodevole: è stata più carina a dirti ke sei il suo dolce patastruffoloso amico ma non c'è trippa x gatti piuttosto ke a illuderti e non dirti nulla...lasciarti nel limbo...
(pausa di sospiro)
non resta ke concentrare le attenzioni su altro, qualsiasi altra cosa, in modo da non pensare più a lei... x esempio (magra consolazione) potresti uscire di più con noi mezzo avvinazzati, così non ci pensi più! skerzi a parte, non so se continuare a sentirla ti faccia bene...
p.s. nel mentre ke fa davvero nonno!

Anonimo ha detto...

Poi, son d'accordo con la Fede: è lei ora a dover fare la sua mossa. Se la farà, in quel momento saprai cosa fare tu. Ma adesso, la cosa migliore che puoi fare per entrambi è smettere di sbattere contro quel muro.
Per i romantici "naufragar m'è dolce in questo mare" (masochismo, ci risiamo): ma bisogna sapere quando è ora di tornare a riva a guardare il mare dall'esterno. Che ne sai, magari arriva un'altra onda anomala e ti porta via.

Anonimo ha detto...

Non c'entra, ma Dionigi ha un limite di mosche al giorno da mangiare? No perché mi sembra giusto farti sapere che quando vengo qui da te gliene do tipo una decina tutte le volte. non è che mi diventa cicciotto poi?
(Su, sorridi :) )

Pautasio ha detto...

Ma no, ragazzi, non avete mica capito... non sono io ad avere problemi di cuore, E' UN MIO CARISSIMO AMICO CHE PERO' E' TIMIDO E NON SI OSA

pausa per risate registrate in stile Dharma & Greg)

Comunque ho deciso, ragassuoli: prenderò tutti i vostri consigli, li metterò insieme, li agiterò per benino nello shaker con due o tre cubetti di ghiaccio, e poi userò il tutto per allungare il white russian che mi gusterò svaccato sul divano in mutande e vestaglia, stile "Drugo" Lebowski.

Ps: Dionigi può essere nutrito a dismisura, tanto poi va a cagare tutto nel blog di Louis. E' la scimmia che deve essere tenuta a stecchetto, invece

Anonimo ha detto...

Pautasio, di a quel tuo amico carissimo che è tanto timido che ormai non c'è neanche la più minima speranza con la gentile pulzella che gli ha rubato il cuore.

Meglio che tenti di riprenderselo, il suddetto organo pulsante, controllando che non sia stato bistrattato fuori misura e che lo tieni lì in stand by, in risparmio energetico.

Magari un domani passa una persona che non ti tratterà da trottolino patapuffoso du-du da-da-da e tu hai il cuore bello pronto e rimesso in sesto.

Anonimo ha detto...

Io non vedo scimmie, e chiedo preventivamente scusa a Louis, chiunque egli sia, per la cacca di Dionigi: è colpa mia, gli do troppe mosche!

Anonimo ha detto...

"in guerra e in amor vince chi fugge!"
Per esperienza personale, fuggire serve a molto poco, ma è l'unica soluzione possibile (anche perchè lei è già fuggita).
Per chiarirsi le idee consiglierei la lettura di un tomo che a me le ha complicate non poco: "Le deuxième sexe" di Simone de Beauvoir (faccio il figo ma l'ho letto in italiano...)

Anonimo ha detto...

@ pautasio.
A quanto ho capito allora dovresti: farti un bel coktail da bere a stomaco vuoto perchè stai facendo lo sciopero della fame, così ti prendi una bella ciocca e alla fine fuggi in mutande e vestaglia per le vie dell'ammmmore inseguito da una scimmia, solo che poi preso dai fumi dell'alcool finirai a sbattere contro un muro e un pipistrello a caccia di mosche ti cagherà in faccia scambiandoti per Louis. Oki?
Se "il tuo amico" mi prepara un vodka sour gli faccio compagnia nella sbronza, yeah...

Pautasio ha detto...

@ Acrimonia: la scimmia so' io (strano, dovrebbe già evincersi dal sottotitolo del blog...), e un po' di cacca sui seriosi post di Louis, una volta ogni tanto, non fa male.

@ dr steve: dottore, la prego, faccia qualcosa. Non ha delle supposte da prescrivermi?

@ Fede: wow, che trama interessante...sembra una sceneggiatura di Mel Brooks rivisitata dai Monty Python. Se vuoi ce la vediamo in home video con un braccio pronto a scattare verso l'armadietto dei liquori

Alessandro ha detto...

Ti consiglio un paio di pinte di vodka mentre ascolti sull'iPod "Servi della gleba" di Elio e le storie tese. E dopo cedi alle avances di illalà che ti vuole un paio di volte a casa sua.

Pautasio ha detto...

Un paio di pinte? Uè, Ale, guarda che c'ho un fegato solo, eh!

Ps Ilallà non mi vuole più bene. Ora pensa solo ai dalmati...

ilallà ha detto...

ilallà ti vuole bene se non la tratti male......
poi lei l'offerta di passare insieme due serate indimenticabili in compagnia di leopardi petrarca alfieri metastasio e tutta l'allegra combriccola te l'ha fatta, tu non ne hai approfittato...
quindi non le rinfacciare niente, e poi il mondo è pieno di dalmati

ilallà ha detto...

p.s. ale, prima di dare consigli di questo genere consultami almeno!
tra l'altro potrei offendermi, gli hai proposto di cedere alle mie avances dopo ben 2 pinte di vodka!!! bastano un paio di birre, non sono poi così male...

Pautasio ha detto...

;-)

Anonimo ha detto...

Me è tutto vero o te la sei inventata'sta storia? Poareto te, se è vero...ehehehe

Alessandro ha detto...

@ila: il paio di pinte gliele ho consigliato perchè almeno non si rende conto del dalmata altrui presente in casa tua, oltre che per non suicidarsi ascoltando servi della gleba.

@pautasio: ti consiglio in tal caso di affittarti un dalmata e lasciare a casa il cervello, non si sa mai...

Anonimo ha detto...

Ti scrivo con un'identità defunta. Già questo ti faccia capire...

(sospiro)

Non ho voglia di leggere tutto quello che ti dicono gli altri.

(rutto)

In caso di duello o di rapimento, fammi sapere. Insomma, ricordati degli amici che almeno sanno come fare quando uno dei due è a terra agonizzante e arrivano i Carabinieri di Richelieu.

(giàà)

A parte questo, di solito, quando sono presissimo di una fanciulla continuo a tampinarla a bassa frequenza (=cioè non esco dalla sua vita, va bene un sms ogni tanto, e farle capire che non hai la peste). Non insisti affatto ed anzi ti prodighi nell'avere altre storie. Fai il marpione in giro, con discrezione, di modo che veda solo i risultati più eclatanti (biondona al fianco che ti brama ad ogni sguardo).
Poi, se all'occasione giusta, lei ti cade tra le braccia, vuol dire che c'era speranza. Se no, almeno, ti sei fatto delle gran trombate e non sei diventato monomaniacale. Hai visto un po' di altri pesci dell'acquario e non hai perso tempo.
L'ultima volta l'operazione ha richiesto 6 mesi. Poi lei è caduta. O forse, dopo 5 anni, dovrei dire che sono caduto io?