Dio ci salvi dalla mamma del 2000.
Quella che se il figlio prende insufficiente al compito di matematica è colpa della maestra che non sa spiegare, e non del pargolo asino e laiano che, poverino, ha già troppi impegni in palestra, a scuola di canto e di chitarra, sui campi da calcio e davanti alla Playstation per studiare sul serio la lezione per il giorno dopo.
Quella che il bimbo non si sgrida, perché è solo un bimbo, e allora si lascia correre con un sorriso e un buffetto affettuoso sulla guancia anche quando il pupo si esprime con termini ed epiteti degni più d'uno scaricatore di porto che di un alunno delle elementari.
Quella che prima viene la permanente, poi lo spinning, poi l'hammam, poi lo shopping, poi il corso di tanto, poi l'acquagym e infine, ma solo se resta tempo, l'educazione della prole e l'impartizione di cultura, valori e princìpi.
Quella che "con quello che pago è già tanto che non pretenda il bacio della pantofola".
E il babbo del 2000 non è poi tanto meglio, preso com'è tra il videofonino di ultima generazione, il Suv, il portatile, il corso di tennis, l'apericena al Millionaire e l'attenta lettura di Men's Healt (pardon, ho scritto lettura ma intendevo l'accurato esame delle figure) seduto sulla tazza del cesso.
Dio ci salvi dai genitori del 2000.
Gente che non ha mai letto un libro in vita sua. Al massimo, ha consultato una guida telefonica, ma solo per trovare il numero di un'estetista col solarium.
Zotici, ignoranti, gretti bovari d'accatto, parvenu dell'ultim'ora.
Cresciuti con la convinzione che il portafogli possa sopperire sempre e comunque alle lacune dell'intelletto. E talmente tronfi di questa sicumera, da affidarsi a corpo sciolto al libretto degli assegni anche quando il conto corrente sbroda perennemente in rosso. Ma non importa: tanto ci sono le finanziarie e i prestiti facili, con cui oggi si comprano anche le scarpe, i vestiti e le vacanze. Perché in fondo basta una firma per la cessione di un altro quinto della becera diaria per tornare a pieno titolo tra quelli che il salace ma verace Caparezza chiama "i figuranti", la legione dell'apparire senza essere.
Infarciti della convinzione che esistano solo diritti, e nessun dovere, tranne quello di prevaricare il prossimo per arrivare primi. Truffando e ingannando non appena possibile, dal momento che, utilizzando esclusivamente le proprie forze, costoro non riuscirebbero nemmeno a centrare il modestissimo obiettivo di piazzarsi a metà classifica.
Alfieri della mediocrità eretta a sistema, dove il merito non conta, ma conta solo chi grida più forte, chi sbatte con più violenza i pugni sul tavolo o, meglio ancora, chi tenta di aggirare l'ostacolo anziché provare a superarlo di slancio. Magari, pure staccando un assegno a tre zeri.
Non si fanno più figli? Tanto meglio. E' preferibile l'estinzione, la sparizione dal sistema-Natura, dalla catena alimentare, dalla faccia del Pianeta, alla proliferazione di una genìa di così becero livello. Perché sarebbe da questi esempi di debordante nullità morale ed intellettuale che pretendiamo vengano cresciute le nostre nuove generazioni?
Che se ne stiano rinchiusi in una sceneggiatura dei fratelli Vanzina, ma che restino alla larga dal nostro quotidiano.
Eh no, ora basta. Anche un fervente liberale Desmouleniano come il sottoscritto, uno secondo il quale nel mondo c'è posto per tutti, purché ciascuno rispetti le libertà e i diritti del prossimo suo, una volta che vede passato così oltraggiosamente il segno, dà i suoi cinque minuti. Ma li dà belli secchi.E si mette a pensare, con le meningi che galoppano e sfrigolano per il gran lavoro.
A pensare che ci vorrebbe il ripristino della Casta. Ma non di una delle tante basate su becere dicotomie manichee quali “politici contro uomo della strada”, come sostiene Beppe Grillo, oppure di “nobili contro borghesi”, come faceva Robespierre, o ancora di “capitalisti contro proletari”, come dopo di lui Marx. Sto parlando di un classismo buono e giusto, che non ha le sue basi nel censo, nei natali, nei blasoni o negli uffici ricoperti, bensì nell’intelletto e nella cultura maturati sui campi del vero. Con i savi che stanno di sopra, e la sentina cerebrale (e decerebrata) che sguazza di sotto.
A pensare che occorra il serissimo freno di un test di cultura generale prima di concedere diritto d'espressione e di voto. Perché ci son stati fior fior di patrioti, pensatori, intellettuali, o semplici uomini liberi che, tra Risorgimento e Resistenza, hanno versato il loro sangue di ventenni per i valori della la libertà e della la democrazia. Per quale assurdo motivo, dunque, bisognerebbe sprecare una tale ricchezza gettandola come carrube sotto il grugno dei verri?
"Nolite dare sanctum canibus, neque mittatis margaritas vestras ante porcos, ne forte conculcent eas pedibus suis, et conversi dirumpant vos". E se lo diceva anche quel gran figo del J.C., significa che c'è solo da dargli ragione.
Non è democratico? Non è politically correct? Non è Liberal? Ecchissenefrega. E' cosa buona e giusta.
14 commenti:
E' veramente cosa buona e giusta.
Si sente il mio applauso? clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap!!!! propongo la STENDIN OVESCION!!!!!!! grazie lu x l'ennesimo ritratto azzeccatissimo di un'Italia ormai alla frutta... noi mamme del 2030 saremo tutte più brave, vero? con gli esami di letteratura che dobbiamo superare x la laurea... e se poi non riconosciamo calvino in foto poco importa... Bacio!!
stai diventando vecchio dentro.
Inoltre, la proposta del nonvoto è una dei primi sintomi della demenza senile, secondo Theodore Bagwell.
Ilallà, che caspio dici su Calvino in foto?
@Ilallà: Thanks! E ora, in bacheca a scuola! ;-) Un baciottolo anche a te
@Louis: Sì, sono pieno di astio verso il mondo come un pensionato in coda alle poste. Ora ti lascio, ché devo andare a vedere come procedono i lavori nel cantiere sotto casa mia.
Ps Ilallà credeva che il tuo avatar con Italo Calvino fosse in realtà una tua fotografia...
io ti voto!
Però secondo me genitori dementi ci sono sempre stati e sempre ci saranno... ne conosco di 50ennni, 40enni e 30enni. E invece conosco 25enni stupendi che potenzialmente sarebbero buoni genitori.
Però è strano pensare come certi deficienti che conosco tra qualche anno potrebbero mettere al mondo prole ed educarla a propria immagine e somiglianza. Sto per avere la nausea...
ah, parentesi: tra i deficienti a cui mi riferivo nell'ultima affermazione mi ci metto pure io!
Caro Pautasio,
questo è certo un blog per palati fini. Quando la leggo talvolta mi viene in mente Leo Longanesi (idee politiche a parte) che già allora di aforismi sugli italiani ne pubblicava...
Dopo lettura della citazione dal "discorso della montagna" e visto che parrebbe che anche i professori non sappiano le cose che dovrebbero insegnare, mi chiedevo: mettendo J.C. in un quiz a risposta multipla cosa ne verrebbe fuori? come minimo Julius Caesar, qualcuno direbbe anche Johnny Cash...
Scherzo. Comunque nulla di nuovo. Carmina non dant panem da un lato, ricchi mercanti dall'altro... sono sempre esistiti. In quanto alla gente che non legge mai, quando voglio farmi due risate vado su www.ciao.it, sulla "sgrammatica" di qualcuno che vi scrive, divertimento assicurato!
Ops, dimenticavo, scusa per il "lei", s'era passati al "tu".
@fededotcom: Già il solo fatto di fare autocritica (a mio parere non necessaria, in questi caso) ti estrania dalla marmaglia da me descritta poc'anzi. Comunque è vero che genitori idioti sono sempre esistiti ed esisteranno sempre (e qui rispondo in parte anche all'affermazione del Dottore di poco più sotto), però è innegabile che in questo preciso momento storico questi esemplari siano parecchio inflazionati. Abbiamo a che fare con un'intera generazione fallata, uno stock completamente da buttare, nel quale gli imbecilli non sono rare eccezioni da statistica in mezzo alla normalità, bensì, ahimè, rappresentano la regola.
@doctor steve: m'inchino dinanzi alla citazione di Johnny Cash... Credo ci vorrebbe proprio uno come lui. Sì, ok, sarà stato un ceffo da galera in salsa western (come non ricordare la struggente elegia maledetta a San Quintino...), con la chitarra acustica al posto del Wincester, ma era il cantore dell'eroe romantico che cavalca al tramonto verso ovest, le Colt perennemente fumanti.
E dove non le parole non possono più nulla, sia dunque pioggia di piombo rovente...
Pautasio, Tex Willer mode on
Caro Pautasio/Willer,
ho scoperto questo articolo STOP
su Repubblica, di cui allego link STOP
http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/magistrati-concorso/magistrati-concorso/magistrati-concorso.html
riguarda i congiuntivi dei magistrati STOP
mi pareva utile come chiosa finale del pezzo pautasiano STOP
Buona lettura STOP
DrSteve/Kit Carson
Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare...
... mamme col SUV che escono di casa per portare i figli all'asilo, fanno se è tanto 500 metri in auto, poi si fermano a scaricare il pargolo e tornano verso il cancello. Facendo retromarcia, chè la strada è a senso unico.
... papà che vanno a lavoro in Porsche con il maglione di D&G, il pantalone Armani, le scarpe Gucci e il Beau Mercier al polso (che fa molto più fèscion del Rolex, che ormai ce l'hanno tutti). Poi però tolgono tutto e si mettono al loro bel posto alla catena di montaggio.
... famiglie farsi prestiti per andare in vacanza a Cortina. Che magari non sanno neanche sciare, ma non importa, perchè Cortina è VIP e devono pur sfoggiare la pelliccia e le nuove tute da sci e i munbut firmati che non sanno neanche come si scrive e/o pronuncia.
E tutti quei momenti NON andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia (sic!).
@ dr steve: wow, i telegrammi di Tex ai suoi pards e vice versa versa vice! Quanti bei ricordi d'infanzia... Se il prossimo commento me lo fai con un segnale di fumo indirizzato a "Aquila della Notte, Riserva Navajo, 10154Arizona", ti garantisco il mio voto voto alle primarie.
@meriinga: A proposito di donne con il Suv, ti invito a consultare il mio post del mese scorso intitolato, per l'appunto, "Donne con il Suv"... Credo che troverai molti punti in comune con la tua riflessione!
Parole sante amico mio, parole sante!!!
Dave.
Pace, fratello. Torna presto a trovarmi
Ho 17 anni, frequento un liceo classico di Verona, e mi sono resa conto ultimamente che purtroppo esistono moltissime persone come quelli che descrive lei. Alla mia età, sono quelli che a una versione di Cesare si portano il libro del "DE BELLO GALLICO", e quando qualcuno cerca di sostenere che "NON E' UN COMPORTAMENTO GIUSTO", questi sembrano non comprendere assolutamente il significato dell'ultima parola, e si limitano a rispondere "FALLO ANCHE TU". Sono quelli che rubano le chiavi dell'aula di informatica per rubare un compito di scienze, e sono convinti che il motivo della tua rabbia sia aver preso un voto più basso del loro.
I miei genitori, orgogliosi del mio comportamento, mi assicurano che prima o poi nella vita pagheranno le conseguenza della loro totale mancanza di moralità. Io lo spero tanto, e spero ancora di più che queste persone siano tutte sterili, che i loro figli non facciano sentire i miei figli dei cretini solo perché "sitiunt iustitiam".
Grazie per quello che ha scritto, mi ha dato l'appoggio e il conforto che cercavo. Frequenterò più spesso questo blog!
Grazie per l'attestazione di stima, che non può certo lasciarmi indifferente. Queste parole mi sono di sprone per tornare a scrivere con più costanza su queste pagine
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