(beh, vi lascio il tempo per digerire la battuta di spirito. Fatto? Bene)
Veniamo al perchè di questo bizzarro titolo. Pochi giorni fa, leggendo tra i commenti comparsi in calce all'ultimo dei miei post, ho gongolato nel profondo. Mi ha scritto Rodrigo. E non quello col "don" davanti, che di solito si fa vivo soltanto per dissuadermi dal celebrare questo o quel matrimonio tra placidi contadinotti della piana lombarda. E hai voglia a fargli capire tutte le volte che lo riconosco anche se fa la voce ansimante, che ha di nuovo sbagliato numero, e che quello di casa Abbondio finisce per -35 e non per -32. "Fa' chiamare dal Griso, no? Porcozzìo! Almeno lui non fa casino con la tastiera del cellulare"...
Ad ogni modo, si tratta questa volta di un altro Rodrigo, a me sconosciuto, che prendeva contatto con la mia persona per farmi sapere che apprezzava molto il mio blog e tutte le fesserie che con gran maestria sono riuscito a farci stare dentro dalla sua apertura fino ad oggi. Perchè mai ho dunque gongolato, direte voi, se questo Rodrigo non lo conosco nemmeno? Perchè Rodrigo è brasiliano. O portoghese, non so. Insomma, proviene da una delle due nazioni al mondo dove si parla la stessa lingua delle ballerine scosciate del "Cacao Meravigliao". E a questo proposito devo dire per onor di verità che sono riuscito ad interpretare solo "a spanne" il suo messaggio, non conoscendo una parola di portoghese. In effetti, avrebbe potuto anche scrivere che sono un inguaribile pirla affetto da gravi disfunzioni dell'apparato urinario, e probabilmente l'ha anche fatto, senza che io possa mai rendermene conto. Però, se vale la regola secondo la quale il portoghese è come l'italiano con l'unica differenza delle parfole finiscono in "-ao", così come del resto, e lo sanno anche gli infanti, il rumeno differisce dal nostro italico idioma soltanto per le desinenze in "-ascu", "-oscu" ed "-escu", sono un gran figo che conosce le lingue.
Comunque, morale della favola: "Caspita - mi ero detto - c'è qualcuno che mi legge fin da laggiù, e perde anche del tempo per farmelo sapere e complimentarsi". Ovunque poi fosse effettivamente quel "laggiù" di cui poco sopra, se in Brazil oppure in Portugal, poco importava: mi sentivo comunque soddisfatto. Tantoché avevo addirittura concluso la mia riflessione così come era solito fare anche Oscar Wilde nei salotti della Londra-bene del XIX secolo, poco dopo l'ora del tè, apprezzando i salatini al cetriolo: "'Staminchia, questa sì che è una figata!".
Poi però sono andato fino in fondo al messaggio, e ho scoperto mio malgrado l'amara verità. E cioè che tutta la manfrina densa di sperticate lodi e mai domi apprezzamenti nei miei confronti era in realtà un subdolo preambolo (subdolo e preambolo non sono l'ottavo e il nono nano, bensì un aggettivo e un sostantivo alquanto forbiti. Lo dico a beneficio dei più confusi) di un messaggio scritto solamente per invitarmi a visitare il suo blog. E fin qui niente di strano. Semplice quanto doveroso scambio di cortesia e convenevoli internettiani. Si dà il caso, però, che il siffatto blog altro non sia che una bancarella virtuale per poter proporre e vendere a destra e a manina le magliette personalizzate che Rodrigo prepara su ordinazione. Cioè, mettiamo ad esempio che vogliate avere sette magliette, da indossare una per ogni giorno della settimana, che riportino ad imperitura memoria dei posteri, ma soprattutto della vostra tintoria di fiducia, il progressivo precipitare delle tette di vostra moglie, o l'inevitabile quanto scocciante decomporsi del cadavere della mamma che tenete sotto chiave in soffitta, cosicchè la domenica il vostro abbigliamento tocchi il fondo dello squallore ma il lunedì ritorni bello pimpante come prima, e così via, settimana dopo settimana. No problem. Scattate sette foto in sequenza temporale e mandategliele. Magari con una frase ad effetto da stampigliare sopra, a mo' di slogan pubblicitario, per attirare, quando passeggerete tronfi e impettiti con la vostra nuova maglietta in strada, l'attenzione della gente. E anche quella dei carabinieri, nel caso scegliate l'opzione "mammamorta". Rodrigo poi ve le stampa su cotone e vi spedisce a casa l'originalissimo indumento "pret-a-porter".
Cioè, avete presente la delusione? Sono stato "usato" per fare pubblicità a delle t-shirt personalizzate su ordinazione. Ora aspetto che da un giorno all'altro qualcuno faccia lo stesso con le pomate allungabigolo e quelle Zigulì dalle forme curiose che vengono comunemente spacciate su Internet come valida alternativa al Viagra. Almeno, in questo caso, saprei che farmene.
Ma del resto così è la vita, e non c'è niente da fare. Così se per caso avete davvero una mamma "out of order" che fermenta in soffitta e volete una maglietta come quella dell'esempio, vi ho facilitato il lavoro facendovi trovare il link di Rodrigo tra i "consigli per i click". Fate pure con comodo. Io, intanto, faccio un trillo alla Benemerita.
8 commenti:
Per benemerita intndi l'arma dei crabinieri o una prostituta di tua conoscenza da con cui te la spassi in momenti come questi? Oppure è rodrigo che è una benemerita in quanto in realtà è un trans brasiliano?
Buuuuuuuuuuuurrrrrrrrrppppppp!!!
Dimenticavo la digestione del titolo...
lulz u ghet TEH ownage 4 a life
Evidentemente Rodrigo, destatosi delle inezie di blog siffatto, ha realizzato la tua natura di brocco.
Però... davvero interessante come blog... finalmente un figo (sei proprio carino :) con la testa...
O Mattia, che tutte le feste si porta via, non è tanto il mio esser o meno un brocco (argomento sul quale peraltro condivido appieno la tua opinione) a fare la differenza, quanto la riflessione su come il mondo stia sempre più inesorabilmente scivolando nella venalità più pacchiana. E sono cose sullq auli dovremmo riflettere, come dice sempre il mio specchio del bagno...
Marina, vuoi sposarmi?
In realtà marina ti sta facendo il filo perchè ha scoperto che hai vinto 160.000 € all'eredita e vuole anche lei la sua parte...
Come sei venale...
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