venerdì 12 ottobre 2012

Un premio No Bel



I Premi Nobel per la Pace sono un po’ come le attenuanti generiche nei procedimenti penali: non si negano a nessuno.

Sarà per questo che il comitato norvegese ha deciso di attribuire quest’anno il riconoscimento all’Unione Europea. La stessa che si è distinta negli anni per la scandalosa gestione dei flussi dei migranti, della crisi Yugoslava e di quella del Kosovo, e anche della destituzione con annesso assassinio di Muhammar Gheddafi.

Effettivamente, a giudicare da come l’Ue sta gestendo la crisi finanziaria, un Nobel per l’Economia non era nemmeno pensabile. E, tutto sommato, di premiati non-sense ce ne sono stati a bizzeffe in passato: persino Yasser Arafat (dopo una vita trascorsa a finanziare, sostenere e proteggere il terrorismo internazionale), aveva avuto il Nobel per essersi riscoperto statista sulla via di Camp David.

Certo, per un’istituzione che da 60 anni garantisce la pacifica convivenza di nazioni che si sono sempre fatte la guerra, un Nobel per la Pace sembrava doveroso. Ma quella è l’Uefa, mica l’Ue.

1 commento:

Alessandro ha detto...

Un po' come se avessero dato contemporaneamente il nobel della pace e della fisica a Stati Uniti e Unione Sovietica perchè grazie alla guerra fredda hanno mantenuto il mondo in una relativa pace e favorito le scoperte e lo sviluppo degli studi sulla fissione e fusione nucleare...