mercoledì 20 febbraio 2013

I Miserabili sono quelli seduti in platea


Sono andato al cinema a vedere Les Misérables. Non credo di poter dire che siano stati i 7,50 euro peggio spesi della mia vita (una volta ho comprato la Smemoranda), ma di sicuro mi piacerebbe tantissimo riaverli indietro.

Ecco un breve estratto di quello che secondo Tom Hooper avremmo dovuto vedere


Ed ecco quello che invece si vede in realtà. In loop. Per due ore abbondanti


Ma il peggio del peggio del peggio era che con questa lagna fotonica di sottofondo (non dissimile dai lamenti di un gatto sventrato con un paio di forbici da pescatore) dovevo anche sorbirmi i commenti ad alta voce di quelli che non avevano mai letto il romanzo in vita loro. Tipo la coppia di giovini zitelle alle mie spalle che ha esclamato «Oh no!» quando Jean Valjean ha rubato l'argenteria al vescovo. E va beh. Quando poi però una delle due è arrivata a supporre che Marius (pronunciato Màrius, giusto per aggiungere orrore a raccapriccio) potesse essere il nipote di Valjean, confesso di aver pregato con tutto il mio cuore che Breivik irrompesse nella sala armato di Colt M4. Con un sacco di munizioni.


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