mercoledì 11 giugno 2008

Caro diario: se lo faccio anche io, uccidetemi


No, non è possibile. Sono già due. Due menti geniali divenute inspiegabilmente de-menti geniali da qualche tempo a questa parte. Così, senza preavviso. Da quando, cioè, hanno abbandonato il Bushido del blogger cinico&salace, la Via della Absolute Web Justice, per slavinare inesorabilmente nel patapuffoloso (ecco, l'ho usato di nuovo) mondo delle sedicenni che utilizzano le pagine di internet che il buon Dio mette loro a disposizione come fossero quelle del diario rosa del Mio Minypony.

Non vi dirò chi sono, né quali sono i loro blog, perché, prima di tutto, è una cosa che non si fa. E poi perché altrimenti potrei seriamente rischiare di dare luogo a disastri diplomatici di proporzioni pantagrueliche, ma soprattutto perché è anche giusto che, cari e affezionatissimi lettori, impariate un po' a farvi gli affari vostri. Almeno una volta ogni tanto.

Vi dirò soltanto che entrambi ora posseggono un alter ego, il quale a sua volta possiede un blog, sul quale l'alter ego di cui poc'anzi narra con dovizia di particolari scabro-coccolosi e flussi di coscienza degni del miglior Kurt Cobain in versione "Cioè magazine" le loro avventure erotico-sentimentali, farcite qua e là di innumerevoli altri dettagli personalissimi quanto inutili quanto assolutamente "ecchiccacchiomaisenefrega".

Temo stia diventando una malattia, una sorta di morbo che a mano a mano intacca tutte le più brillanti materie grigie della blogosfera. Se tra qualche giorno scoverò anche il Diario dei Problemi di Cuore di Chinaski77, avrò la prova che e così.

Nel dubbio, corro subito ai ripari, perché prevenire è meglio che curare, ed essendo io mente brillante certificata dall'Imq vi chiedo di diventare or ora esecutori del mio testamento biologico in caso di contagio e rapida degenerazione della malattia anche sulla mia persona.

E' molto semplice: qualora dovessero manifestarsi i sintomi, uno o più di essi, a rate o tutti insieme, in forma conclamata, dovrete provvedere in tutta fretta alla mia completa e indiscutibilmente totale eliminazione fisica. Che sia la più rapida e indolore possibile, al fine di scongiurare ulteriori possibilità di contagio e non far soffrire ulteriormente il mio povero fisico già crudelmente dal male.

Sintomi inconfondibili del contagio, grazie ai quali potrete sapere con assoluta certezza che anche io sono finito nel Mondo dei Puccipucci-più, sono:

1) Desiderio irrefrenabile di raccontarvi su questo o altro blog, sito, pagina web o anche post-it telematico, ammesso che esista, quanto ami Ubalda, Genoveffa, Petronilla o, perché no?, Arturo, e quanto desideri fare tante cose sporche con il suo corpo. Ad esempio, attaccarci su le caccole del naso indossando un tutù.

2) Profusione di riflessioni assolutamente autoreferenziali e palesemente inconcludenti su come la mia vita sentimentale sia un disastro, oppure sia bellissima, oppure così così, ritenti che la prossima voltà sarà più fortunato.

3) Inarrestabile vaghezza di elencarvi le prestazioni del mio pirillo con dettaglio pari a quello utilizzato dalla rivista "AutoOggi" nel presentare gli ultimi modelli di casa Volkswagen.

4) Masturbazioni mentali di varia foggia, intensità e dimensione, attorno al concetto fondamentale di quanto sia bello quando l'Io cessa di esistere per fondersi in un Noi che diventa il Tutt'uno più tutt'uno di ogni altro Tutt'uno.

5) Varie ed eventuali, ma sempre con tanto cuoricini, bacini, slinguazzini, smanettini, cippalippi e picipaci.

Il tutto, ovviamente, senza una punta di ironia, sarcasmo o palese ischerzo, ma anzi, con l'intenzione casta e virginale di raccontarvi la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità riguardo i temi di cui sopra.
Perché l'ammmore non ammette menzogna.





Ma vaffanculo

31 commenti:

kla ha detto...

ci cascano proprio i migliori, perchè in realtà di ironia ce n'è un sacco. E poi, se non ci fossimo noi, chi insegnerebbe alle quindicenni come si fa a fare un diario online? non dire che nascono imparate...

Pautasio ha detto...

Sveglia, uomo, Top Girl è disponibile dal tuo giornalaio già da un sacco di tempo. Corri in edicola, ma solo se la tua edicola è abbastanza grande da permettertelo!

ilallà ha detto...

McPauty ha colpito ancora.

Grande, grazie patapuffolino nostro!!

Adesso però mi sento in difetto: sul mio blog ci sono riflessioni amorose dudu dadada ma niente sesso, ahimè.
Cercherò di recuperare, scrivendo un bel post contenente tutte le cose che avrei voluto dire ma per DECENZA (ahaha) non ho mai detto. E quelle che avrei sempre voluto chiedere, ma hanno sempre trovato una dimostrazione pratica prima che potessi aprire bocca.

Anonimo ha detto...

Che tu non abbia aperto bocca... fa ridere come idea. Piuttosto dì che non hai potuto chiederle perchè è maleducato parlare con la bocca piena...

@Pauta: idolo! Sti rompicoglioni che scrivono smielate cazzate e seghe mentali sono dei loooooser.
W il re!

ilallà ha detto...

... è solo da quando sto diventando NOB che non oso parlare con la bocca piena... e ti devo ringraziare, perchè mi preferiscono tutti così!!

Anonimo ha detto...

@ Ila: sai cosa sei tu? sei solo una mangiapene a tradimento!
A parte tutto, caro Pauta, io e Johnnyhead lo volevamo comprare l'ultimo numero di Top Girl: c'è un articolo su "sei emo o dark"... sai che è un tema a noi caro.
Per il resto, se questi hanno bisogno di sfogarsi così, CAPISCILI. Avranno dei problemi, causati da stati d'animo o emotivi che vogliono condividere senza perdere (troppo) la faccia.
:)

ilallà ha detto...

Secondo me anche chi compra (o valuta l'ipotesi di comprare) Top Girl quando ormai la preadolescenza è finita e soprattutto si ha folta peluria su petto, schiena e gambe (e quindi non si è, almeno nell'aspetto, femmine) qualche problemuccio lo ha.

Ma vi CAPIAMO, dolcezze.

Anonimo ha detto...

Herman Hesse, in un romanzo tanto bello quanto sottovalutato, ovvero lo Steppenwolf* racconta di come sia riuscito a superare la sua forte dicotomia borghese\artistica.

Lui infatti sentiva (anche a casua dell'esilio che l'intellighenzia nazi-tedesca gli aveva imposto) di essere un artista borghese, e non capiva come questo poteva convivere in un uomo.
Oh, ne parla per circa 50 pagine, del suo problema e di come stesse male nel riuscire a scrivere le peggio porcate contro i borghesi a favore della guerra (lui, come saprete, era un pacifista convinto, con un odio per tutto quel parlare contro ebrei e comunisti molto radicato), restando un borgehese amante delle serate con intellettuali e professori universitari.
Amante di Goethe e Mozart al tempo stesso.

Dopo 75 pagine, egli incontra una donna e questa gli permette di cominciare una riflessione più profonda, raggungendo a scoprire quello che la maggior parte delle persone con un minimo di autoanalisi scoprono a circa 20 anni**: le persone non sono monoliti di certezze. Sono la somma di infinite coscienze, di infinite sensibilità, di gusti diversi, di lupi della steppa e borghesi e pagliacci e blogger.

Uscendo dalla sua schizofrenia, vivendo meglio con le sue mille faccie, Herman Hesse*** ricomincia a vivere, contento di poter essere sia borghese sia artista sia quello che voleva e poteva diventare, anche ballerino di jazz a 50 anni. Cosa che fece davvero, nella vita reale. Ballava jazz e studiava le interconnessioni fra i culti mitrici, il cristianesimo e l'indusimo. Era buddhista e fattone****.
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Questo per dire cosa? Spè che ci arrivo. Per dire che una persona abile a scrivere solo in un registro è un po' povera, ne converrete, e spesso la vis della penna è tale da obbligarti a spaziare i tuoi spazi. E con un minimo di dignità, come faceva Calvino, dedichi a igni aspetto di te spazi diversi.

I racconti nella cartella che nessuno apra, le stronzate sul blog, le riflessioni artistiche sulla Moleskine°, le riflessioni interiori 'ndo sarcazzo ti pare°°.

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Questo per dire cosa?
Che sto sistemando il nuovo blog.


*dire i titoli in lingua originale allunga il proprio pene del 4%.
**Non che io voglia mettermi davanti a Herman Hesse, ma che solo gli idioti sono un monolite di certezze io ci ero arrivato a 20anni, credo (questa è una prolessi)(questa no)
***HH!
****cocaina, pare.
°Io no, sia chiaro, la moleskine è maledettamente da loser, e la sua carta non è normale, è prodotta con un 15% di autostima.
°°Aggiungerei che chi non fa riflessioni interiori sulla sua vita, merita davvero un'esistenza triste e moribonda come la sua passione per Italia1.

Pautasio ha detto...

Sì, Louis, è tutto molto poetico e affascinante, specie la citazione dell'idolo indiscusso delle sedicenni paturniate stile "Ultimo bacio rulez".
Peccato che resti comunque un fatto: da qualche parte, nel mondo (mi dicono sia in Asia) ci sono un miliardo e mezzo di cinesi rossi ai quali di tutto questo non frega assolutamente una beneamata mentula (e ringrazio il mio caro amico Stephen King per aver partorito un così bell'aforisma).
Non di Herman SS, per carità, ma delle riflessioni sul non essere monoliti di stupidità. E del rapporto con l'amore, la figa, e i puccipucci. Del tuo, del mio, di quello di wagon, di quello di Ilallà. E pure di quello di zio Herman, che è noioso quanto un cofanetto con le stagioni di Forum e mi fa molto cagare.

Ps meglio la moleschina del blog. Almeno, la prima, ha un elastico. Serve a ricordarci che molto probabilmente quello che ci scriviamo non interessa ai cinesi di cui sopra

Anonimo ha detto...

Grazie, mi hai appena ricordato perchè ho chiuso il blog.

Elliott muore nell'ultima puntata di Scrubs.
Il nome dell'inserviente è Josh.
Cox è primario dell'ospedale.
Scrubs non fa più ridere.

Due di queste affermazioni sono false.

Anonimo ha detto...

Sostenere che Hesse è noioso non migliorerà la tua posizione, sappilo.
Soprattutto dopo il link a chinaski.
Madonna, che tristezza mi hai messo addosso.

Anonimo ha detto...

Questa volta la mia stima per Louis si impenna. A parte il Lupo della Steppa, a parte tutto: decreto un pesante 3 a 0 del commento sul post.

Sebbene pecchi di inferiore ironia nella struttura, compensa nei dettagli. E suggerisce uno spunto importante: le vie della voglia di esprimersi sono infinite. Non tutto ciò che si scrive ha la pretesa di interessare a qualcuno, ma può avere funzioni altre alla Zeno, con la pubblicità che questo mondo ormai attribuisce ad ogni cosa.

Questo è il perchè di usualfallout.

Pautasio ha detto...

Louis, vedere te che cerchi di fare il radical chicque è come sentire l'imitazione di Larussa fatta da Fiorello su Viva Radio2: la prima volta fa ridere, la seconda ti irriti perché non è credibile, la terza "ma dai, ancora?", infine la quarta stringi i denti, butti nel cesso la dignità, e ti sintonizzi sullo Zoo. O sul link di Chinaski, a seconda.
E comunque Siddharta, oltre ad essere tra le principali cause di suicidio dopo la depressione post partum, ha cresciuto le Bratz.

Wagon, invece, si aggiu
dica il premio Intervento a Casaccio 2008. Perché cosa mai c'entrino le tue riflessioni, quelle di Louis, e soprattutto UsualFallout con le considerazioni espresse nel mio post, è cosa su cui gli scienziati di mezzo mondo si stanno ancora arrovellando.

Best regards

Anonimo ha detto...

UsualFallout è il centro del mondo, attorno cui tutto ruota. E' il primo motore immobile e - per questo - è ovvio che c'entri.

Il tuo post mi pareva essere incentrato sul rapporto "espressione concetti privati - possibilità di interesse per il pubblico". Punto focale del tuo ludibrio più che giustificato la voglia matta di taluni individui, di fronte a situazioni che vorrebbero condividere, di sciorinare sproloqui di migliaia di pagine sulle loro più recondite abitudini intime. E ciò fatto da personaggi che, a parte questa valvola di sfogo o siparietto laterale al loro spettacolo, non sono poi così rincoglioniti da poter essere classificati semplicemente come preadolescenterincoglionito.

Louis centra il tema, senza essere neppure tanto radical chic. E apre un confronto di idee con te: sebbene forse il post non volesse suggerire riflessioni permeate di serietà ma solo strappare un sorriso agli avventori. Tuttavia, sebbene i nostri blog non c'entrino nulla con quanto tu denunci, condivido la sua posizione più della tua.

E soprattutto continuo a fare pubblicità occulta a usualfallout, che deve diventare il blog più letto per far rodere chinaski77.

Anonimo ha detto...

E in più, rileggendo il mio commento di un attimo fa, mi sono già riaddormentato otto volte.

Sebbene.

Anonimo ha detto...

Paragonare Siddharta allo steppenwolf è simbolo di una cosa sola: non aver mai letto ambedue i libri.

Quindi ownd e fine.

Notevole sembrare radical chic per i propri gusti, e notevole che non si esca vivi da catalogazioni da anni '60. va beh, ognuno ha le sue concezioni dle mondo.

Pautasio ha detto...

Non li ho paragonati, non avendo letto lo Steppenwolf. Ho solo detto che Siddharta è fortemente barbiturico.
E poi già, largo ai giovani, e meno male che c'è stato il '68, neh?

Anonimo ha detto...

Non avendo tu letto lo steppenwolf [e considerando barbiturico un romanzo come il siddharta, che è di una leggerezza che levati], immagino che le tue considerazioni di prima sulla qualità dell'opera hessiana siano da cestinare come "solita aria alla bocca". Ottimo.

Pautasio ha detto...

Per dire che un autore ti fa cahà non è necessario aver letto anche i suoi diari di scuola e gli scontrini fiscali rilasciati nella bottega del su' babbo. E soprattutto:
- "Hesse mi fa cagare verde" non è una recensione letteraria, bensì un'opinione. Inutile opinare un'opinione, no?
- Anche la Pimpa è leggera, però dopo un po' annoia perché fa sempre le stesse cose, e nemmeno il piccante sospetto su quale sia veramente il suo rapporto col padrone Armando riesce più a tenere alta l'attenzione.
- I miei commenti su hesse saranno anche piume al vento, ma l'essere riuscito ad accostarlo ai blog deprimenti di chi racconta di quanto gode quando si fa fare le pugnette dalla vicina di banco è meglio?

Anonimo ha detto...

LA puttanata che non si possono opinare opinioni è frutto di una mentalità garantista che pone tutte le persone allo stesso livello. Non sono ironico.

COme disse una persona che odio, ma che aveva ragione: "Tu non pensi questo perchè è un'opinione sensata, lo pensi perchè sei un imbecille."

Inoltre dimostri di non avermi letto, dato che io lo usavo come testimone dell'esistenza delle molteplici anime dell'uomo, mentre te lo citi come se io lo avesis usato a precursore dei blogger sfigati, cosa che non ho fatto.

Anonimo ha detto...

Prego cancellare il commento precedente, questa è la bella:

La puttanata che non si possono opinare opinioni è frutto di una mentalità garantista che pone tutte le persone allo stesso livello. Non sono ironico.

Come disse una persona che odio, ma che aveva ragione: "Tu non pensi questo perchè è un'opinione sensata, lo pensi perchè sei un imbecille."

E sì, per esprimere opinioni su qualcosa è necessario documentarsi bene, o esprimere opinioni decisamente circoscritte. Oppure si è dei mentecatti come quelli dell'UAAR.

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Inoltre dimostri di non avermi letto, dato che io usavo Hesse come primo testimone occidentale* dell'esistenza delle molteplici anime dell'uomo, come quella del blogger sincero all'interno del blogger sarcastico, mentre te lo citi come se io lo avessi usato a precursore dei blogger sfigati, cosa che non ho fatto.

*mica così vero, diciamo il più famoso.

Anonimo ha detto...

Caro Pautasio, secondo me, il problema è relativo. Non vi è nulla di male nell'esporre al pubblico (a volte) qualche pensiero, diciamo così, "patapuffoloso". Credo che il punto sia insito nella famosa moderazione. Ovvero,verrà ucciso chi esaspera a tal punto la letteratura melensa da suscitare emesi (vomito), ma verrà risparmiato chi ne fa un uso sensato e MODERATO! Un saluto al mio grande amico Pauta.

Alessandro ha detto...

Ognuno ha diritto di scrivere quello che vuole, salvo essere puniti da bordate di insulti nei commenti... Certo che raccontare esclusivamente i fatti propri a un mondo che non li vuole leggere non è una delle cose più interessanti, anche se alimenta molto la curiosità perversa e le visite al blog degli utenti più morbosi...

@Louis: cos'è l'UAAR?

ilallà ha detto...

Basta, fanciulli, mi avete stufato. Siete esasperanti. Fanculo.

Aprirò un nuovo blog (http://ditelavostracheiohodettolamia.blogspot.com)su cui tutti voi potrete scrivere.
Così Kla si sfogherà e continuerà a mostrare alle 15enni cosa diventa un uomo che in veneranda età non abbia ancora risolto i problemi meno rilevanti per l'esistenza, Pautasio potrà sfogarsi su quanto faccia schifo il pensiero di leggere lo Steppenwolf, Louis ne farà una recensione dettagliata e assolutamente entusiasta, Wagon continuerà a importunare la gente con commenti casuali e Alessandro continuerà a cercare di essere imparziale accontentando un pò tutti.

Io vi guarderò dall'alto, e me la riderò sotto i baffi. Oh cazzo, ecco cosa dovevo fare stasera. A me la crema depilatoria!!!

Pautasio ha detto...

Scusate, mi assento un attimo e qui succede di tutto...

@Louis: No no, ti ho letto eccome, e anche riletto, e sono giunto a due conclusioni altrettanto valide.
1) il tuo commento non c'entrava assolutamente una fava con il post, perché io non ho mai parlato della capacità di fare introspezione e riflessione interiore, ma citare Hesse ti sembrava elegante e quindi bella lì.
2) hai paragonato la cacca col risotto (Hesse/blogger sessopuffolosi-vojeuristi, assegna tu i ruoli) a casaccio, facendo poi scivolare la discussione sulla gustosissima china della critica letteraria contemporanea tanto per darmi dell'idiota aggratis solo perchè io non ho letto i libri che hai letto tu, e da che mondo è mondo le classifiche letterarie universali vengono pubblicate previa tua autorizzazione scritta in triplice copia.
Comunque ok, hai vinto tu: Hesse fa sburrare ambrosia. Io però torno a leggere Tex, che almeno muore qualcuno in maniera divertente.

@Matteo: grazie di essere venuto a trovarmi, fa' come se fossi a casa tua.

@Ale: conciliante e costruttivo, come al solito

@wagon & ilallà: commentare di meno e limonare di più. Oppure intrecciare canestri. Insomma, tenere le mani occupate lontane da una tastiera. E lo dico per il vostro bene.


Ok, credo sia tutto.

Anonimo ha detto...

Tutto questo prima prima che arrivasse il Dolce Forno... Mò vediamo.

Pautasio ha detto...

Louis ha un emulo

Anonimo ha detto...

L'importante è che non ci caschi anche chinaski!

bel blog!!!! complimenti!!!!

Anonimo ha detto...

A me non succederà mai! E il motivo principale è che non sono nè sarò mai una delle menti più geniali di internet, nè una delle più brillanti materie grigie della blogosfera!!!

Sorello ha detto...

è successo anche a me

Pautasio ha detto...

Sono andato sul blog di Gesù e ho visto che sono il primo link nella sua blogroll. Questo vorrà pur dire qualcosa, no?